Published On: Mer, Lug 1st, 2020

Durante la cultura natufiana si mangiavano serpenti e lucertole

Durante la cultura natufiana, diffusa 15.000 anni fa sulle coste orientali del Mar Mediterraneo, si mangiavano serpenti e lucertole. E’ la conclusione a cui sono giunti tre ricercatori presso lo Zinman Institute of Archaeology dell’Università di Haifa. Lo studio completo, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, descrive i reperti di squamati ritrovati nel sito di scavo di el-Wad Terrace in Israele.

Analizzando una caverna, Ma’ayan Lev, Mina Weinstein-Evron e Reuven Yeshurun hanno rinvenuto manufatti (coltelli e altri strumenti) e un’altissima percentuale di frammenti dell’apparato scheletrico di serpenti e lucertole, che ha fatto subito ipotizzare la teoria che servissero per il nutrimento. Una sfida di non facile lettura, dal momento che le piccole dimensioni non permettono grandi dettagli superficiali. ​​

I ricercatori hanno quindi sottoposto le ossa di moderni serpenti e lucertole alle stesse condizioni, notando enormi similitudini. Somiglianze che hanno convinto i tre.
Una scoperta che ha anche un senso logico; tra il popolo cominciarono a distinguersi individui capaci di costruire le proprie abitazioni e per far ciò, essi avrebbero dovuto sfamarsi mangiando tutto ciò che fosse disponibile in quell’area. E a quanto pare lucertole e serpenti ce n’erano in abbondanza.

La teoria si è resa ancor più plausibile dal momento che le ossa parzialmente consumate dagli strumenti appartengono soltanto a serpenti non velenosi.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it