Published On: Mer, Lug 8th, 2020

La Corrente del Golfo e le turbolenze su piccola scala

Un team di ricerca guidato dall’Università del Maryland, ha identificato nella Corrente del Golfo una sorta di frullatore oceanico.
Secondo i risultati dello studio, pubblicati sulla rivista dell’Accademia americana delle Scienze, essa provoca turbolenze su piccola scala (anche di un solo chilometro) non visibili ai satelliti, ma capaci di avere importanti ripercussioni sul clima, la pesca e il meteo.

I ricercatori sono giunti a queste conclusioni tracciando il movimento delle acque con un colorante rilasciato lungo il bordo settentrionale della CdG e raccogliendo campioni per monitorarne la concentrazione; hanno inoltre analizzato la temperatura e la salinità dell’acqua. Una volta tornati a riva, hanno sviluppato delle simulazioni ad alta risoluzione per riprodurre il processo fisico di dispersione del colorante in mare, usando i dati emersi dalle analisi di laboratorio dei campioni d’acqua.

Tali turbolenze hanno determinato una notevole influenza sul cammino del colorante, determinando un rimescolamento.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it