Published On: Ven, Ago 28th, 2020

Il ‘letargo’ era già presente 250 milioni di anni fa in un parente dei mammiferi

Quando le temperature delle regioni polari divengono proibitive e l’oscurità sostituisce le ore di sole, il cibo scarseggia. Molti animali, per superare tali difficoltà, vanno in letargo.

Ora, secondo una nuova ricerca, questo tipo di adattamento ha una lunga storia.
In un articolo pubblicato il 27 agosto sulla rivista Communications Biology, gli scienziati dell’Università di Washington e quelli del Burke Museum of Natural History and Culture, riportano prove di uno stato simile all’ibernazione in un animale che viveva in Antartide durante il Triassico inferiore, circa 250 milioni di anni fa.
La creatura, un membro del genere Lystrosaurus, era un lontano parente dei mammiferi.
Visse durante un periodo dinamico della storia del nostro pianeta, sorto appena prima della più grande estinzione di massa della Terra alla fine del periodo Permiano – che spazzò via circa il 70% delle specie di vertebrati sulla terra.

Erano creature tozze delle dimensioni di un maiale, ma alcune raggiungevano i 2,4 metri di lunghezza. Non avevano denti, ma possedevano un paio di zanne nella mascella superiore che probabilmente impiegavano per foraggiare tra la vegetazione e scavare radici e tuberi. Come per gli elefanti, quelle zanne crescevano per tutta la vita, e mostravano analogie con altre regioni.

I ricercatori non possono concludere in modo definitivo che il Lystrosaurus abbia subito un vero letargo, cioè una riduzione specifica di settimane del metabolismo, della temperatura corporea e dell’attività, ma hanno notato periodi di forte stress causato da una forma di torpore con riduzione del metabolismo a breve termine.
Sebbene la Terra fosse molto più calda durante il Triassico di oggi – e parti dell’Antartide potrebbero essere state ricoperte da foreste – piante e animali al di sotto del Circolo Antartico avrebbero comunque sperimentato variazioni annuali estreme nella quantità di luce diurna, con il sole assente per lunghi periodi in inverno. Un adattamento che avrebbero adottato molti altri vertebrati delle alte latitudini per far fronte all’inverno.

Il Lystrosaurus, pertanto, potrebbe rappresentare la prova che questo tipo di adattamento ad un clima ostile esiste da milioni di anni prima che gli esseri umani si evolvessero per osservarlo.

Bibliografia: Megan R. Whitney et al, Evidence of torpor in the tusks of Lystrosaurus from the Early Triassic of Antarctica, Communications Biology (2020).

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it