Published On: Mer, Ott 21st, 2020

Regno Unito, un modello sperimentale per prevedere i tornado

Grazie a un nuovo strumento ideato in una partnership tra l’Università di Leeds e il Met Office, sarà ora possibile prevedere con maggior precisione i tornado nel Regno Unito. O almeno si spera.

Ogni anno sullo Stato insulare dell’Europa occidentale si verificano circa 30 tornado, il 40% dei quali si sviluppa nei fronti freddi senza preavviso.

Ora i ricercatori hanno creato per la prima volta una previsione sulla probabilità che si verifichino tornado al passaggio del fronte, il che significa che è possibile effettuare una valutazione più accurata del rischio di tornado prima che un fronte freddo attraversi il Regno Unito.

I tornado sono un pericolo meteorologico relativamente comune nel Regno Unito, ma il Met Office non ha mai avuto modo di prevedere quali fronti freddi potrebbero produrli, né abbiamo capito perché i tornado si verifichino in alcuni fronti ma non in altri. Questi risultati dovrebbero aiutare a migliorare le previsioni del Regno Unito e prevenire danni localizzati e intensi”, spiega Matthew Clark, uno scienziato del Met Office.

Clark e Douglas Parker, professore di meteorologia, hanno analizzato i rapporti sui tornado della Tornado and Storm Research Organization (TORRO), le immagini radar e i grafici di analisi della superficie di 114 eventi meteorologici in un periodo di 35 anni. Uno di questi eventi è stata la più grande epidemia di tornado nella storia europea, quando 104 tornado furono segnalati in Inghilterra e Galles il 23 novembre 1981, lasciando una scia di distruzione.

Clark e Parker hanno anche usato i loro risultati per creare uno strumento predittivo, che è già utilizzato su base sperimentale dal Met Office per individuare le regioni a maggior rischio di tornado. Utilizzando i campi di vento davanti e dietro il fronte freddo, i meteorologi possono ora calcolare una probabilità percentuale che si verifichino.

Lo strumento è attualmente in fase di test presso il Met Office ed è stato utilizzato il 29 febbraio di quest’anno, prevedendo con successo lo sviluppo di un tornado nel sud-est dell’Inghilterra al passaggio del fronte. Sebbene al momento l’uso del prodotto sia sperimentale, si spera che col tempo consentirà l’invio di messaggi appropriati ai soccorritori locali e ad altre organizzazioni come gli aeroporti.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it