Published On: Ven, Ott 30th, 2020

I campioni dell’asteroide Bennu sulla Terra nel 2023

La navicella spaziale Osiris-Rex ha raccolto ciottoli e altri campioni del suolo dell’asteroide Bennu il 20 ottobre scorso, toccando brevemente la superficie con il suo braccio robotico. È stato raccolto così tanto – un valore stimato di centinaia di grammi – che le pietre si sono incastrate nel bordo del contenitore e l’hanno bloccato, consentendo ad alcuni campioni di fuoriuscire.

I campioni non arriveranno sulla Terra prima del 2023, ossia sette anni dopo il lancio avvenuto da Cape Canaveral.

Questa è la prima missione degli Stati Uniti di questo genere. Il Giappone l’ha fatto due volte su altre rocce spaziali e si aspetta che il suo ultimo lotto arrivi a dicembre.

Ricco di carbonio, si ritiene che Bennu contenga gli elementi costitutivi conservati del sistema solare. Secondo gli scienziati i resti possono aiutare a spiegare come si sono formati i pianeti del nostro sistema solare miliardi di anni fa e come è nata la vita sulla Terra. I campioni possono anche aiutare a migliorare le nostre conoscenze in merito alla probabilità che un asteroide sia in rotta di collisione con la Terra.

Bennu è una roccia nera e tondeggiante più grande dell’Empire State Building di New York, e potrebbe avvicinarsi pericolosamente alla Terra alla fine del prossimo decennio. Le probabilità di una collisione sono 1 su 2.700.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it