Published On: Sab, Dic 12th, 2020

Rinvenuti altri 119 teschi nei pressi del Templo Mayor di Città del Messico

Nei pressi delle rovine azteche del Templo Mayor di Città del Messico, al di sotto di una serie di edifici, alcuni dei quali considerati di pregio storico, gli archeologi hanno rinvenuto ben 603 teschi risalenti al periodo compreso tra il 1486 e il 1502. L’ultima sezione ne comprende 119 e secondo gli esperti erano parte del principale trofeo di umani sacrificati nella capitale.

I teschi sono stati rinvenuti al di sotto del piano stradale e includono anche donne e bambini, sinonimo del potere e del prestigio della città preispanica.

Gli aztechi erano soliti mostrare le teste mozzate delle vittime su pali di legno. Parte della piattaforma, nota come Tzompantli, un tipo di intelaiatura in legno documentata in diverse culture mesoamericane, era composta da file di teschi incastonati approssimativamente in un cerchio, attorno a uno spazio apparentemente vuoto nel mezzo.

Tutti i teschi erano disposti in modo da guardare all’interno, verso il centro del cerchio, ma gli esperti non sanno verso cosa guardassero.

Di questi scaffali si ritrovano descrizioni e dipinti scritti nel primo periodo coloniale, anche se probabilmente legati a vicende diverse. I teschi potrebbero essere stati esposti quando erano ancora freschi, e dopo la decomposizione della carne, incollati probabilmente insieme.

Scavi periodici effettuati a partire dal 1914 hanno suggerito che un sito cerimoniale fosse situato vicino a quell’area.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it