Published On: Lun, Dic 14th, 2020

Il primo soccorso ad una frattura: ecco cosa fare

Una frattura è una soluzione di continuità di un osso e si verifica se ne viene forzata la curvatura o la resistenza. Si diagnostica con certezza con la radiografia e nel caso di un’emergenza è necessario adottare alcune misure per prevenire ulteriori danni. 

Per quanto possa essere penoso vedere una persona sofferente stesa sull’asfalto o sul suolo in genere, in assenza di un medico potrebbe essere utile lasciare le cose come stanno ed attendere l’arrivo dei soccorsi.

Tuttavia, in caso di eventuali emorragie si dovrebbe provvedere a bloccare l’arto coinvolto e in caso di fratture particolarmente evidenti, si dovrebbe provvedere ad immobilizzare con fasciature, cartoni, stecche doppie o altri mezzi di fortuna. Immobilizzare l’arto coinvolto è un’operazione che richiede un minimo di esperienza, ma rappresenta un’operazione fondamentale prima di muovere l’interessato. Ciò previene eventuali lesioni di strutture circostanti e attenua il dolore. 

Il pericolo di possibili fratture craniche sconsiglia di muovere il ferito e impone il suo più sollecito trasporto all’ospedale, avendo cura nel frattempo di tenerlo al caldo. Così come fratture vertebrali o toraciche suggeriscono di non muovere il ferito prima dell’arrivo dell’ambulanza. Tale movimento, infatti, dev’essere attuato da professionisti di primo soccorso. 

Tali accorgimenti naturalmente dipendono dal tipo di frattura, ma a prescindere, per evitare danni di compressione è bene imbottire le eventuali stecche di stoffa.

Nel caso di frattura ad un arto inferiore si può utilizzare l’altro come sostegno, fissandovi quello fratturato. Se possibile, inoltre, il ferito non va trasportato seduto, ma disteso supino su una barella improvvisata. 

In caso di frattura ad un arto superiore, invece, potrebbe essere utile applicare una fascia a tracolla, in modo da sorreggere l’arto danneggiato. Infine, vanno medicate le eventuali ferite ed assicurarsi che il malcapitato non sia soggetto ad ipotermia o ad eventuali frane e/o smottamenti. 

N.b.: le informazioni contenute in quest’articolo non sostituiscono in alcun modo le indicazioni degli operatori di primo soccorso e forniscono solo semplici suggerimenti per tenere sotto controllo la situazione nell’attesa del personale qualificato.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it