Published On: Lun, Gen 11th, 2021

L’oscillazione di Chandler è stata rilevata anche su Marte

Proprio come una trottola che ondeggia mentre perde velocità, i poli marziani si stanno allontanando dall’asse di rotazione medio del pianeta, spostandosi di circa 10 centimetri ogni 207 giorni terrestri. E’ quanto osservato in 18 anni di dati raccolti da Mars Odyssey, Mars Reconnaissance Orbiter e Mars Global Surveyor, in orbita attorno al pianeta rosso.

Il fenomeno è conosciuto come oscillazione di Chandler, ed è noto in quanto già osservato sulla Terra. Prende il nome dall’astronomo Seth Carlo Chandler, il quale si accorse del fenomeno più di un secolo fa. Si verifica quando un corpo rotante non è una sfera perfetta.

In realtà sulla Terra questo fenomeno è ancor più pronunciato: i poli del nostro pianeta si spostano dai 3 ai 6 metri dal suo asse di rotazione in uno schema circolare che si ripete ogni 433 giorni circa.

Tale oscillazione ha un effetto trascurabile sul nostro pianeta, ma rappresenta ancora oggetto di dibattito nella comunità scientifica.

Non è chiaro cosa lo produca, anche se tra le teorie più accreditate c’è una combinazione di cambiamenti di pressione nell’atmosfera e negli oceani.

Gli scienziati hanno calcolato che l’oscillazione dovrebbe scomparire naturalmente entro un secolo dalla sua origine, così come quella di Marte. Ma, al momento sembra non voglia placarsi.

Anche per Marte la teoria è la stessa: essendo privo di oceani, tali variazioni possono essere spiegate esclusivamente con i cambiamenti della pressione atmosferica.

Il lavoro, condotto dall’American Geophysical Union, è stato pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it