Published On: Mar, Feb 23rd, 2021

In Australia una delle pitture rupestri più antiche del continente

Gli esperti dell’Università di Melbourne, grazie alla datazione al radiocarbonio dei nidi di vespe, hanno stimato l’età di un disegno a grandezza naturale di un canguro a 17.300 anni fa. Se ciò fosse confermato, sarebbe una delle pitture rupestri più antiche del continente.

UNA SCOPERTA SIGNIFICATIVA

Lungo due metri, è dipinto sul soffitto spiovente di un rifugio roccioso nell’area protetta degli indigeni di Balanggarra (Australia occidentale). Una posizione che gli ha consentito di essere preservato per migliaia di anni.
La scoperta è significativa ed aggiunge un tassello alla conoscenza di questi antichi artisti e alla storia culturale degli indigeni.

Il disegno del canguro australiano risalente a 17.300 anni fa

Nonostante il dipinto più antico in assoluto appartenga all’Indonesia, dove fu rinvenuto un maiale selvatico risalente a 45.000 anni fa, il canguro australiano è tra i più antichi del continente. E a quanto pare suggerisce una sorta di legame culturale. 

L’arte indigena australiana, tuttavia, è una delle più antiche tradizioni artistiche al mondo con oltre 100.000 siti di ritrovamento.

Attraverso le caratteristiche stilistiche del dipinto e di altri intorno ad esso, nonché dell’ordine in cui questi sono stati realizzati, i ricercatori ne hanno compreso lo stile, cominciato circa 30.000 anni fa. Chiamato periodo naturalistico, esso presenta animali a grandezza naturale.

IN FUTURO

Il passo successivo per i ricercatori sarà quello di datare ulteriori nidi di vespe in contatto con questo e altri stili di arte rupestre di Kimberley, per stabilire più accuratamente quando ogni periodo artistico è cominciato ed è finito.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it