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Le montagne diventano sempre più verdi

Il titolo può essere fuorviante, perchè in realtà nasconde una notizia forse non così positiva. Le montagne dunque parrebbero più verdi a causa dei cambiamenti climatici. In un recente studio condotto dall’Università francese di Grenoble insieme all’ARPA Valle d’Aosta si è analizzato il fenomeno che le piante risalgono le montagne e colonizzano poco a poco le aree di alta quota, con la conseguenza che le cime diventano più verdi

Mappa Rinverdimento dove si vede la velocità sui rilievi alpini (Credit Arpa VdA)

Mediante l’utilizzo di dati satellitari della copertura vegetale si sono analizzati questi fenomeni e tuttavia, le tendenze di inverdimento osservate sono tutt’altro che uniformi e permane una sostanziale incertezza sulle cause alla base di questa variabilità spaziale.

Lo studio si è concentrato sugli ecosistemi sopra il limite degli alberi sulle Alpi e si è osservato un inverdimento diffuso per il periodo 2000-2020, un modello coerente con l’aumento complessivo della temperatura estiva. Utilizzando immagini ad alta risoluzione, si è notato che la presenza di ghiaioni e affioramenti localmente amplificava questa risposta.

Quota 2.500 su una vetta in Valle d’Aosta dove si vede come nel versante più esposto a sud è iniziata la colonizzazione vegetale (Credit Arpa VdA)

Gli studiosi concludono che l’inverdimento in corso nelle Alpi riflette principalmente l’elevata reattività degli ecosistemi scarsamente vegetati che sono in grado di trarre il massimo beneficio dalla temperatura e dal miglioramento dell’habitat legato all’acqua sopra il limite del bosco.

L’aspetto studiato è molto particolare e vedremo in futuro se le ricerche confermeranno questa teoria che come dicevamo se strettamente legata al cambiamento climatico è tutt’altro che positiva.

Fonti Consultate:

Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente, Valle d’Aosta

The tempo of greening in the European Alps: Spatial variations on a common theme

Giuseppe Cutano: Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45
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