Published On: Gio, Apr 21st, 2022

Marte: eclissi solare catturata dal rover Perseverance (Video)

La telecamera Mastcam-z di Perseverance ha catturato il transito di Phobos sul Sole, aiutando gli scienziati a comprendere la sua orbita e come la gravità influenzi la superficie marziana.
L’evento è durato poco più di 40 secondi, un tempo inferiore alle eclissi che coinvolgono la nostra Luna. Il piccolo satellite naturale di Marte è circa 157 volte più piccolo, ma è più grande di Deimos, la seconda luna del pianeta rosso.

Non è la prima volta che i veicoli spaziali ci inviano immagini di eclissi marziane, ma il video di Perseverance è di gran lunga il più dettagliato. La telecamera di ultima generazione è dotata di un filtro che riduce l’intensità della luce solare, permettendo la visione dei contorni e persino delle macchie solari.

Il rover Perseverance – Credit: nasa.gov

La gravità di questa roccia spaziale esercita piccole forze di marea all’interno del pianeta rosso, deformando leggermente la roccia nella crosta e nel mantello del pianeta. Queste forze, inoltre, contribuiscono a modificare lentamente l’orbita della luna stessa. Di conseguenza, i geofisici possono utilizzare questi cambiamenti per capire meglio quanto sia flessibile l’interno di Marte, rivelando di più sui materiali all’interno della crosta e del mantello.

Gli scienziati sanno già che Phobos è condannato: la luna si sta avvicinando a Marte ed è destinata a schiantarsi sul pianeta tra decine di milioni di anni. Ma le osservazioni delle eclissi dalla superficie del pianeta rosso negli ultimi due decenni hanno anche permesso agli scienziati di affinare la loro comprensione della lenta spirale di morte a cui è destinato il satellite.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it