Published On: Mar, Apr 4th, 2023

Cellulare, a cinquant’anni dalla prima telefonata. Il parere odierno del suo inventore

Sono trascorsi 50 anni da quando l’ingegnere americano Martin Cooper inventò il telefono cellulare. Un’invenzione che si rese necessaria per ottenere la prima vera tecnologia mobile ed evitare di essere espulsi da un mercato emergente. La società Motorola investì milioni di dollari nel progetto e a farle concorrenza c’era Bell System, un colosso che dominò le telcomunicazioni statunitensi per più di un secolo dal 1877. Gli ingegneri di Bell lanciarono l’idea di un sistema di telefonia cellulare subito dopo la seconda guerra mondiale, e alla fine degli anni ’60 la portarono fino a mettere i telefoni nelle auto, in parte a causa dell’enorme batteria di cui avevano bisogno.

UNA VERA MOBILITA’

Ma per Cooper, ciò non rappresentò una vera mobilità.
La sua idea era quella di ottenere un dispositivo che si potesse utilizzare ovunque, non solo in auto. Quindi, nel 1972, sfruttando le risorse di Motorola a sua disposizione, riunì esperti di semiconduttori, transistor, filtri e antenne, con i quali lavorò 24 ore al giorno per tre mesi.
Il primo esemplare pesava più di un chilogrammo e la sua batteria poteva sostenere solo 25 minuti di conversazione. “Poco male -scherza l’ing. Cooper- era così pesante che non riuscivi a reggerlo più di 25 minuti“.
Scherzi a parte, l’obiettivo non era quello di effettuare lunghe conversazioni, ma che funzionasse. Era inoltre molto costoso e quindi non alla portata di tutti: ogni dispositivo costava 5000 dollari e fu quindi utilizzato soltanto da chi cercava di vendere le sue proprietà.

LA PRIMA TELEFONATA

Alcuni problemi furono risolti entro la fine di Marzo, svelando il DynaTAC (Dynamic Adaptive Total Area Coverage), un prototipo capace di ricaricarsi in…10 ore. Intanto, era giunto il momento di svelare la propria creazione e Cooper decise di chiamare il suo rivale, l’ing. Joel Engel capo della ricerca Bell System, che in seguito fornì un contributo fondamentale allo sviluppo delle reti cellulari. Lo fece dalla Sixth Avenue di New York, dinanzi a curiosi e giornalisti:

Joel, questo è Martin Cooper…ti sto parlando da un cellulare portatile. Ma un vero cellulare, personale, portatile, palmare.

Dall’altra parte della linea c’era silenzio, penso che stesse stringendo i denti“, sostiene Cooper. Una supposizione obbligata dall’impossibilità di effettuare videochiamate.

IL PENSIERO DI COOPER 50 ANNI DOPO

Secondo “il padre del telefono cellulare”, oggi i dispositivi hanno un potenziale quasi illimitato e forse un giorno aiuteranno persino a sconfiggere le malattie. Ma in questo momento, a suo dire, la gente ne è quasi ossessionata.
Il telefono oggi viene guardato troppo spesso“.
Sono devastato quando vedo qualcuno che attraversa la strada e guarda il cellulare. Sono fuori di testa“, ha detto il 94enne ad AFP dal suo ufficio a Del Mar, in California. “Ma dopo che alcune persone saranno investite dalle macchine, lo capiranno“, scherza.

Martin Cooper, il padre del cellulare

Cooper indossa un Apple Watch e usa un iPhone di fascia alta, scorrendo in modo intuitivo tra la posta elettronica, le foto, YouTube e i controlli del suo apparecchio acustico. Mette le mani sull’ultimo modello ogni volta che viene aggiornato e lo sottopone a un approfondito test su strada.
Ma, confessa, “con diversi milioni di app disponibili, tutto può sembrare un po’ eccessivo“. “Non capirò mai e poi mai come usare il cellulare come fanno i miei nipoti e pronipoti“, dice.

Secondo Cooper stiamo iniziando solo ora a capire cosa possono fare questi dispositivi. In futuro, secondo l’ingegnere, possiamo aspettarci che rivoluzioni l’istruzione e l’assistenza sanitaria. E nonostante suoni come un’esagerazione, a suo dire sconfiggeremo le malattie. “Un giorno i telefoni saranno collegati a una serie di sensori corporei che cattureranno la malattia prima che si sviluppi“, dice.

Siamo ossessionati dal cellulare, secondo il suo inventore

Sapevamo che un giorno tutti avrebbero avuto un cellulare e che questo oggetto avrebbe rivoluzionato il mondo“, aggiunge. Ed in effetti, oggi ci sono più abbonamenti di telefonia mobile che persone. Ed è stato un sogno che si è avverato.

Tornando alle persone che fissano troppo il cellulare, anche mentre attraversano la strada, non è preoccupato. La nuova tecnologia spesso pone delle sfide.
Quando è uscita la televisione, le persone erano semplicemente ipnotizzate, ma in qualche modo siamo riusciti a capire che c’è una qualità associata al guardare un televisore.

In questo momento, siamo nella fase di sguardi insensati con i nostri telefoni, dice, ma non durerà.
Ogni generazione sarà più intelligente. Impareranno a usare il cellulare in modo più efficace. Gli umani prima o poi lo capiranno“, conclude Cooper. 

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it