Published On: Sab, Giu 14th, 2025

Dagli incendi in Canada alle Alpi

In questa prima parte del mese di giugno, nonostante il sole, dalla Valle d’Aosta alle Alpi il cielo appare con una leggera foschia. Non si tratta però del pulviscolo sahariano che arriva fin sulle montagne durante lo scirocco e che tinge la neve di rosa.

L’ARPA della Valle d’Aosta, ha evidenziato sulle centraline di misura del particolare un aumento esponenziale di particelle in questi giorni ed è stato così acclarato che la foschia è dovuta al pulviscolo che arriva dai grandi incendi che stanno interessando in Canada in questi giorni. Le correnti spingono fino a quassù le particelle alzando i valori di particolato nell’aria e quindi rendendo le cime un po’ sbiadite, in particolare anche grazie alle brezze che alzano o abbassano il pulviscolo.

Questi fenomeni ci fanno riflettere come la terra sia una e che questi fenomeni non conoscono confini nazionali. Siamo convinti che quello che accade da altre parti del pianeta non ci tocchi, ma con questi eventi possiamo comprendere bene come la terra sia una ed è responsabilità di tutti noi averne cura.

About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45