Published On: Mer, Mag 27th, 2020

Le eruzioni vulcaniche riducono le precipitazioni globali

Le eruzioni vulcaniche nei tropici diminuiscono le precipitazioni globali. E’ quanto ha dimostrato uno studio condotto dal professore Seung-Ki Min e dal dott. Seungmok Paik del dipartimento di ingegneria ambientale di Postech in collaborazione con i ricercatori del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica, l’Istituto di tecnologia di Zurigo e l’Università di Edimburgo. In realtà, che le precipitazioni fossero influenzate dalle eruzioni vulcaniche era già alla conoscenza della scienza, ma il meccanismo esatto attraverso cui ciò avviene non era ben compreso.
Due o tre anni dopo l’eruzione vulcanica del Monte Pinatubo nel 1991, la temperatura media globale diminuì di circa 0,2 gradi Celsius. Questo perché la massiccia polvere e i gas serra emessi dall’eruzione riflettevano la luce del sole e impedivano al suo calore di raggiungere la Terra.
Le attività vulcaniche, insieme a questi effetti di raffreddamento, riducono le precipitazioni terrestri globali, ma la scala varia notevolmente a seconda della simulazione di ciascun modello climatico. Ora, per la prima volta, il team di ricerca congiunto ha confermato che il principale fattore di riduzione delle precipitazioni risiede nella risposta di El Niño.

EL NINO – El Niño è un fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale nei mesi di dicembre e gennaio in media ogni 5 anni (dai 3 agli 8 anni). Esso indebolisce gli alisei nell’Oceano Pacifico equatoriale e aumenta le temperature del livello del mare nel Pacifico orientale, causando condizioni meteorologiche estreme in tutto il mondo, tra cui siccità e forti piogge. Sotto l’influenza di El Niño, la riduzione delle precipitazioni si verifica soprattutto nelle regioni monsoniche, tra cui il Sud-est asiatico, l’India, il Sudafrica, l’Australia e l’America Latina.

Il team ha confrontato diverse simulazioni di modelli climatici e ha scoperto che El Niño è apparso nell’anno successivo a un’eruzione vulcanica nella maggior parte dei modelli, con un calo significativo delle precipitazioni nella regione monsonica della Terra.

In particolare, la forza di El Niño era diversa per ogni simulazione e più era forte, più pronunciata era la riduzione delle precipitazioni. Questi risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati su Science Advances .

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it