Published On: Gio, Ago 6th, 2020

Tettonica delle placche: quando diventò un fenomeno globale?

Oggi l’intero globo è suddiviso in placche tettoniche che si spostano l’una accanto all’altra, permettendo ai continenti di muoversi lentamente e in modo costante. Ma non è stato sempre così.

Nonostante gli scienziati pensino che la tettonica delle placche abbia avuto origine ben 4 miliardi di anni fa, essa potrebbe essere divenuta un fenomeno globale “soltanto” 2 miliardi di anni dopo. E quanto sostiene un gruppo di ricerca guidato dal dr. Wan Bo dell’Istituto di geologia e geofisica (IGG) dell’Accademia cinese delle scienze, che ha pubblicato lo studio su Science Advances.

La collisione continentale più nota nella storia della Terra è quella dell’Himalaya: lo schianto tra l’India e l’Eurasia. I geologi oggi possono immaginare questa collisione con la sismologia: le onde dei terremoti mostrano che la spinta esercitata dalla placca indiana contro quella asiatica, crea profonde deformazioni ai margini occidentale e orientale della catena montuosa.

I ricercatori hanno poi progettato uno studio sismologico per indagare la struttura dell’antica crosta in una delle regioni più antiche e stabili, Ordos. Ora è prevalentemente piatta senza alte montagne, ma con la stessa struttura in profondità. Ciò testimonia l’età più recente.

Le prove sismiche di subduzione osservate in sei continenti sono interpretate come la testimonianza più antica della tettonica delle placche globale. Le connessioni continentali identificate possono essere collegate in una rete che ha portato all’assemblaggio di Columbia, probabilmente il primo supercontinente della Terra.

Immediatamente dopo che la tettonica delle placche diventò globale, la Terra formò probabilmente il suo primo supercontinente“, ha detto il dott. Mitchell, coautore. “Questa coincidenza è troppo convincente per essere ignorata“, conclude.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it