Published On: Mer, Dic 21st, 2022

Oggi il solstizio d’inverno nell’emisfero boreale (d’estate in quello australe)

Alle 22:47, come ogni anno, avverrà il tradizionale passaggio astronomico tra l’autunno e l’inverno nell’emisfero boreale, e tra la primavera e l’estate in quello australe. Un fenomeno che prende il nome di Solstizio.

Il percorso del Sole sull’orizzonte

La parola solstizio deriva dal latino “Solis statio”, ossia arresto del Sole, e identifica i giorni nei quali l’asse terrestre raggiunge la massima inclinazione rispetto al piano dell’orbita.
Questo fenomeno avviene due volte ogni anno: il 20-21 giugno, all’inizio dell’estate boreale (e dell’inverno australe) e il 21-22 dicembre, tradizionalmente associato all’inizio delle celebrazioni natalizie nel mondo.

Il solstizio d’inverno, per l’emisfero nord, rappresenta la notte più lunga e il giorno dopo il quale le giornate cominciano ad allungarsi. In questo periodo i paesi dell’emisfero settentrionale sono più lontani dal Sole, il quale splende sul Tropico del Capricorno.

LE STAGIONI

Il ritmo delle stagioni è il secondo dei ritmi essenziali, perciò l’uomo sentì ben presto il bisogno di determinarlo. Nacque così il calendario, che fu diviso in periodi corrispondenti ai cicli delle fasi lunari (i mesi e le settimane) e che subì numerosi adattamenti durante i secoli. Il variare delle stagioni è determinato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’orbita intorno al Sole e non dalla distanza che separa i due corpi nelle varie stagioni dell’anno. Dalla Terra il Sole appare come proiettato contro lo sfondo celeste nella sua traiettoria apparente attraverso il cielo, chiamata eclittica.

Le stagioni

L’asse terrestre è inclinato con un angolo di 23,5°, determinando di conseguenza nell’eclittica un’inclinazione analoga rispetto all’equatore celeste. E’ per questo che i due emisferi hanno stagioni opposte. L’inclinazione assiale della Terra significa che mentre il nostro pianeta viaggia intorno al sole, diverse aree sperimentano vari gradi di luce solare. Senza l’inclinazione assiale, il sole rimarrebbe direttamente sull’Equatore, e ovunque sul pianeta riceverebbe la stessa quantità di luce per tutto l’anno.

Il solstizio ritarda di circa 6 ore ogni anno, per poi tornare alla posizione di partenza in occasione degli anni bisestiliintrodotti proprio per evitare un disallineamento delle stagioni in relazione al calendario.

Queste variazioni sono note fin dai tempi degli antichi greci. Ipparco, uno dei fondatori delle moderne tecniche astronomiche, scrisse uno dei primi cataloghi stellari completi nel 129 a.C.

TRADIZIONI NEL MONDO

Tra i luoghi più frequentati in queste occasioni è l’imponente rudere di un tempio druidico a Stonehenge, notoriamente collegato al movimento annuale del Sole.

Stonehenge, uno dei luoghi simboli del solstizio. Credit: Sally Wilson / Geomagazine.it

Tracce di culti solari si incontrano in tutto il mondo, dalla Polinesia all’Africa e sino alle Americhe, e giungono fino ai nostri giorni: per gli eschimesi il Sole è la vita, mentre la Luna la morte; in Indonesia il Sole si identifica con un uccello e con il potere del volo; tra le popolazioni africane primitive la pioggia è il seme fecondatore del dio Amma, il Sole, creatore della Terra.

Gli antichi romani celebravano il giorno del solstizio d’inverno in onore di Saturno, il Dio dell’agricoltura, con giochi e allegria. Veniva chiamato dai romani “dies natalis solis invicti” (compleanno del sole non conquistato), che lo celebravano donandosi reciprocamente doni il 25 dicembre. L’evento pagano anglosassone noto come Yule era in pieno svolgimento durante il solstizio d’inverno alcuni secoli dopo, evolvendosi infine nella festa che ora conosciamo come Natale.

L’inverno in Norvegia

La tradizione giapponese tramanda che la nostra stella in questo periodo porti con sé buona fortuna. I cinesi chiamano il solstizio d’inverno Dong Zhi, che significa “arriva l’inverno”. La gente festeggia e accoglie con favore il ritorno di giorni con maggiore luminosità.

In Norvegia gli uomini usavano portare a casa tronchi di grandi dimensioni, banchettando intorno ad essi dopo aver appiccato il fuoco. I persiani usano cucinare cibi speciali come lo stufato di agnello e piatti con noci secche e melograni. Accendono un fuoco, si siedono accanto e leggono poesie.

LE GIORNATE TORNERANNO AD ALLUNGARSI

Gli aspetti superstiziosi legati al solstizio d’inverno oggi sono diminuiti rispetto al passato, eppure, alcune tradizioni sono dure a morire. per molte popolazioni l’evento segna un momento in cui riunirsi ed organizzare festival, nonostante i progressi e la sconfitta della superstizione da parte della scienza.

Il Sole inizierà la sua migrazione annuale verso nord e la lunghezza della luce del giorno inizierà ad allungarsi. All’inizio ciò sarà impercettibile, ma nei prossimi mesi il cambiamento si farà apprezzabile. I giorni ricominceranno ad allungarsi in un ciclo che ci domina sin dalla notte dei tempi.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it