Published On: Sab, Mar 11th, 2023

Identificato il composto chimico che potrebbe aver innescato la vita

Un team di scienziati della Rutgers ha individuato un insieme di reazioni chimiche che diedero probabilmente il via all’origine della vita sulla Terra. Sulla base di studi di laboratorio, i ricercatori affermano che uno dei candidati chimici più probabili era un peptide, costituito da una catena di 13 amminoacidi che legava 2 ioni di nichel, e che secondo loro era abbastanza semplice e attivo da essere saltato fuori spontaneamente dal brodo primordiale.

Tra 3,5 e 3,8 miliardi di anni fa, spiegano, ci fu un punto di svolta che diede il via al cambiamento della chimica prebiotica. Tale modifica fu innescata probabilmente da piccole proteine precursori, anche se non è chiaro come si siano poi evolute divenendo catalizzatori predominanti per la vita sul nostro pianeta.

Il nichel era un metallo abbondante nei primi oceani. Quando risultano legati al peptide, gli atomi di nichel diventano potenti catalizzatori, attirando ulteriori protoni ed elettroni e producendo idrogeno gassoso. L’idrogeno era anche più abbondante sulla Terra primordiale e sarebbe stato una fonte di energia fondamentale per alimentare il metabolismo.

Questo lavoro dimostra che non solo sono possibili semplici enzimi metabolici proteici, ma che sono molto stabili e molto attivi, rendendoli un punto di partenza plausibile per la vita. Lo studio, pubblicato su Science Advances, ha inoltre importanti implicazioni nella ricerca della vita extraterrestre, perché consente di sapere cosa cercare su altri mondi.
Peptidi come questo, infatti, potrebbero presto essere aggiunti al nostro elenco di firme biologiche nell’esplorazione della vita nell’universo.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it