Published On: Mer, Mar 29th, 2023

Primavera: ecco come gli alberi affrontano le gelate

In primavera il rischio di gelate tardive è sempre dietro l’angolo. Sono i classici ‘colpi di coda’ che si presentano dopo i primi rialzi termici stagionali. A causa del cambiamento climatico si assiste a periodi miti anticipati che permettono alle piante di germogliare e poi subire gravi danni in caso di gelate tardive. Inoltre, la frequenza con cui si presentano periodi siccitosi sembra in aumento.
E quindi molti alberi decidui cadono prima.

LO STUDIO

Secondo uno studio dell’Istituto federale svizzero per le foreste, la neve e il paesaggio, le specie arboree in grado di riprendersi rapidamente dai danni da gelo potrebbero essere avvantaggiate in futuro. Il lavoro ha previsto un esperimento dove sono stati analizzati alberi di 2 anni in vaso di quattro specie autoctone: ciliegio selvatico, quercia peduncolata, carpino e faggio europeo.

Le piante, a intervalli settimanali, sono state sottoposte a periodi più caldi alternati a periodi di gelo artificiale con conseguente morte delle foglie.
Successivamente è stato effettuato il trapianto all’esterno per monitorarne il recupero.
L’esperimento ha mostrato che il gelo non rappresenta un problema irreversibile per tutte le specie. Nonostante tutti gli alberi sottoposti al gelo siano cresciuti meno rapidamente, il ciliegio selvatico e la quercia hanno adottato buone strategie. I primi hanno formato un nuovo germoglio dal basso, mentre le querce hanno mostrato gemme di riserva che si aprono rapidamente in seguito alla morte della prima serie di foglie.
Risultati diversi sono arrivati invece per il Carpino, il cui 30% non è sopravvissuto al gelo.
Molta difficoltà hanno mostrato anche i faggi, che dopo il gelo hanno formato foglie più piccole e hanno mostrato una chioma più sottile. 

Con l’aumento della estremizzazione climatica le specie resistenti al gelo saranno maggiormente in grado di affermarsi contro le specie sensibili. Questo cambierebbe le nostre foreste a lungo termine, affermando una nuova comunità di specie che si adatta meglio alle gelate.

I risultati sono stati pubblicati su Functional Ecology.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it