Published On: Mar, Set 19th, 2023

Le piante da fiore sopravvissero all’estinzione dei dinosauri

Nonostante l’estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene (K-Pg) abbia avuto un impatto devastante sulla vita terrestre, le piante da fiore sono riuscite a sopravvivere relativamente indenni. Questo è notevole, considerando che molti altri gruppi di organismi, inclusi i dinosauri, furono gravemente colpiti e in gran parte estinti.

Gli scienziati hanno utilizzato analisi genetiche e modelli statistici per studiare l’evoluzione delle piante da fiore. Hanno scoperto che esse avevano lignaggi che esistevano prima dell’evento. Questo significa che alcune famiglie che conosciamo oggi erano già presenti sulla Terra e convivevano con i dinosauri.

Le piante da fiore hanno dimostrato di avere notevole capacità di adattamento. Utilizzano vari meccanismi per la dispersione dei semi e l’impollinazione, hanno sviluppato duplicazioni dell’intero genoma e hanno adottato nuovi modi per la fotosintesi. Questa diversità di strategie di adattamento ha contribuito alla loro sopravvivenza e al loro successo evolutivo.

Raffigurazione dell’asteroide di Chicxulub

Oggi, le piante da fiore sono un gruppo dominante di piante sulla Terra e svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi. Forniscono cibo e habitat per numerosi organismi, compresi gli animali che si basano sulla loro presenza per la loro sopravvivenza.

E’ quanto sostiene lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Bath e dell’Università Nazionale Autónoma del Méssico, che fornisce informazioni interessanti sulla resilienza e sull’adattabilità delle piante da fiore durante l’evento di estinzione di massa. In sintesi, le piante da fiore sono emerse come veri sopravvissuti dell’evento grazie alla loro capacità di adattamento e alla diversità di strategie evolutive. La loro evoluzione ha avuto un impatto significativo sulla vita sulla Terra, contribuendo alla creazione degli ecosistemi che conosciamo oggi.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it