Published On: Mar, Feb 20th, 2024

Etiopia: “vedrai come in un sogno…tanti alberi e auto elettriche”

L’Etiopia, a noi italiani, fa venire in mente un passato coloniale con molte ombre e pochissime luci. A quel periodo si associano diversi aspetti se vogliamo anche folkloristici associati ad alcune canzonette di propaganda dell’epoca. In qualche modo, in maniera anche semplicistica, si definiva il paese africano come un bel posto con bella gente, ma in cui era necessario “esportare la civiltà”. Lo abbiamo fatto a suon di armi chimiche… 

Tralasciamo però i tragici destini del ventennio andiamo all’Etiopia di oggi. Se purtroppo in passato, ma anche recentemente è stata agli onori delle cronache per le guerre con la vicina Eritrea, anch’essa di memoria italica, oggi sale alla ribalta per diverse azioni del governo a tutela dell’ambiente.

Nel 2019 il paese del corno d’Africa ha lanciato l’iniziativa “green legacy” con l’obiettivo ambizioso di piantare 20 miliardi di piante in 4 anni. Ne hanno piantate quasi 30 miliardi superando di gran lunga il già sfidante target fissato dal governo etiope. Per piantare gli alberi sono stati coinvolti direttamente i cittadini e si sono fatti avanti ben 23 milioni di etiopi. Quindi non si può che apprezzare questo bel progetto ambientale e sociale che ha coinvolto il 20% delle popolazione del paese dell’Africa orientale. 

Il 97% dell’energia generata in Etiopia proviene da fonti rinnovabili, in particolare dall’idroelettrico. Note sono le grandi dighe che generano circa 15 TWh anno di energia proveniente dalla forza dell’acqua. Certo, non è tutto rose e fiori, visto che il 50% della popolazione non ha accesso all’energia elettrica, ma la strada intrapresa è quella corretta. Si dice spesso che i paesi in via di sviluppo devono “poter inquinare” per arrivare al nostro sviluppo. In linea teorica non sarebbe moralmente sbagliato, visto che noi lo abbiamo fatto, ma l’Etiopia dimostra come si può crescere anche in maniera sostenibile, ribaltando quel concetto.

In ultimo, notizia di questo inizio 2024, che il governo ha annunciato che a partire da quest’anno stesso non sarà più consentito importare auto con motore termico. Quindi l’Etiopia sarà, anzi è il primo paese al mondo a fare questa scelta. Questa scelta batte anche la Norvegia che aveva pianificato di uscire dal termico il prossimo anno. L’UE si è posta, con non poca fatica, l’obiettivo fra 11 anni nel 2035. Alla base di questa scelta etiope c’è anche una ragione economica fatta per affrontare il tema dei rincari dei carburanti e sfruttando un prezzo dell’energia che se comparato all’Europa è ridicolo (intorno ai 4 euro cent al kWh contro i nostri 20). Di certo bisognerà fronteggiare il tema punti di ricarica e questa sarà la sfida nella sfida del governo etiope.

Quindi non possiamo che fare il tifo per queste scelte green del paese africano e riflettere che anche dai paesi in via di sviluppo possiamo imparare. Anzi forse nel fermento di crescere c’è uno spirito innovativo e ambizioso che noi forse abbiamo un po’ perso e si potrà dimostrare che la crescita può essere davvero sostenibile

 

Fonti Consultate: Green Legacy, IEA, Pianeta 2030, Ethiopian Electricity Utility

About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45