Published On: Lun, Lug 13th, 2020

Strage di tartarughe marine in Bangladesh per inquinamento da plastica

Ogni anno circa 26 tonnellate di rifiuti galleggiano nel Golfo del Bengala. A farne le spese la biodiversità marina, alle prese con bottiglie di plastica, reti da pesca, boe e rifiuti di ogni genere. Una situazione drammatica che ogni anno tende a peggiorare.

Nelle scorse ore almeno 20 tartarughe sono rimaste vittima di tale situazione; le rispettive carcasse sono state ritrovate e poi seppellite su una delle spiagge più lunghe del mondo (120 Km) insieme ad un mucchio di 50 tonnellate di rifiuti sparse su un tratto di 10 chilometri nei pressi di Cox’s Bazar. Secondo il dipartimento forestale del Bangladesh è la prima volta che un così grande volume di plastica si riversa sulla spiaggia.

Non ho mai visto in vita mia tante tartarughe prive di vita sulla spiaggia e non ho mai visto un mucchio così grande di rifiuti galleggiare sino a riva“, ha affermato jashim Uddin, un pescatore locale.

Molti di questi animali avevano almeno 30 anni e sono deceduti per soffocamento. Fortunatamente centinaia di volontari, esperti e non, si sono riversati sulla spiaggia, salvando altre dozzine di tartarughe ferite. Secondo quanto riferito dall’amministratore del distretto locale Kamal Hossain, le autorità in queste ore sono al lavoro per indagare sull’incidente.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it