Published On: Mer, Set 2nd, 2020

Scoperta in Italia una delle querce più vecchie al mondo

Secondo uno studio dell’Università della Tuscia (Viterbo), pubblicato sulla rivista scientifica Ecology, è stata scoperta una Quercus Petraea fra le più antiche al mondo, molto probabilmente la più antica. La pianta, meglio conosciuta in gergo come rovere, si trova all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte in una faggeta posta nell’area sud-est dell’area protetta.  Il rovere ha oltre 2 metri di diametro ed è stato soprannominato “Demetra”.

La Quercia “Demetra” (Credit Dire Agenzia di Stampa)

Le analisi scientifiche parlano di una età compresa fra 900 e 600 anni che è stata stabilita mediante la datazione con il Carbonio-14 o Radiocarbonio. Il metodo, che valuta il decadimento della radioattività nel tempo, permette di risalire ad un intervallo di tempo a cui risale la pianta o una altra sostanza organica.

Demetra si trova nella Valle Infernale in una delle zone più selvagge del Parco Nazionale d’Aspromonte e con una grande biodiversità. La valle è bagnata dalla fiumara Butramo e grazie all’importante pregio naturalistico delle faggete l’Ente gestore dell’area protetta sta lavorando all’inserimento della valle fra i siti seriali UNESCO.

Sempre in Calabria erano stati già scoperti gli alberi più vecchi d’Europa con un pino loricato (Pinus Leucodermis) di oltre 1.000 anni nel Parco Nazionale del Pollino.

La scoperta di Demetra è molto importante poiché è un elemento di ricchezza ambientale della Penisola e giustifica una volta di più l’importanza di avere una area protetta lungo la parte più meridionale degli Appennini.

 

Fonti consultate: Ecology, Parks.it, Ansa

About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45