Published On: Mar, Mar 23rd, 2021

Il modello GFS aggiornato per un’ampia gamma di condizioni meteo

Il National Weather Service fa sapere di aver potenziato il suo modello di previsione GFS-FV3 al fine di prevedere gli eventi meteorologici estremi come uragani, bufere di neve e nubifragi, nonché le previsioni del tempo quotidiane.

L’ultima versione del modello, chiamato GFSv16, include strati molto più alti dell’atmosfera, una maggiore fattorizzazione delle onde oceaniche e altri miglioramenti. Lo scopo dell’aggiornamento prevede di raggiungere il modello europeo ECMWF, che molti esperti considerano superiore.

MIGLIORAMENTI

I meteorologi sostengono che questo nuovo modello non dovrebbe prevedere più pioggia e neve di quanto effettivamente arrivi, cosa che il suo predecessore aveva la tendenza a fare.

E’ stato significativamente migliore nel prevedere la massiccia tempesta di neve del Colorado all’inizio di questo mese, riuscendo a determinare l’ora di arrivo e la quantità di neve in modo molto più accurato rispetto alla versione precedente.

Il modello meteorologico Global Forecast System (GFS) – Credit: Wetterzentrale

Studi interni hanno anche mostrato che il nuovo modello è risultato più accurato durante gli acquazzoni nel sud-est degli Usa nel febbraio 2020, durante l’uragano Dorian nel 2019 e durante l’uragano Michael nel 2018.

Uno dei miglioramenti principali introdotti è la capacità di catturare l’atmosfera sino a 80 Km in altezza, con una risoluzione più alta a diversi livelli (da 64 a 127). In questo modo viene caratterizzata al meglio la corrente a getto (Jet Stream), il fiume d’aria responsabile delle tempeste.

Nell’ultimo mese c’è stato un periodo di otto giorni consecutivi in ​​cui questa nuova versione ha battuto il modello di previsione europeo, ma in generale, nel lungo periodo analizzato la versione europea è risultata ancora migliore.

Gli eventi meteorologici estremi stanno diventando più forti e si verificano più spesso in un clima che cambia“, ha detto Bernadette Woods Placky, capo meteorologo al programma Climate Matters di Climate Central, che non fa parte dell’aggiornamento. “I miglioramenti delle previsioni meteorologiche che aumentano la precisione e il tempo di allerta daranno alle persone più tempo per prepararsi e salveranno vite umane“, conclude.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it