Published On: Gio, Mar 25th, 2021

Islanda, tour nella camera magmatica di un vulcano quiescente

Hai mai pensato di entrare in una camera magmatica di un vulcano dormiente?
L’unico luogo al mondo dove esiste un tour come questo è in Islanda, terra di vulcani e di ghiacci.

Siamo nel parco Blue Mountains Countru, a Bláfjöll, alla periferia di Reykjavík. Lasciato il mezzo di trasporto ci si incammina per poco più di 3 Km verso il vulcano Thríhnúkagígur, al cui cratere sommitale è presente un ascensore a cestello pronto a percorrere un dislivello di 198 metri in circa 6 minuti.

UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE

Dopo essere stato equipaggiato con casco e imbracatura, entrerai nell’elevatore e inizierai la lenta discesa, grazie alla quale potrai ammirare la bellezza del camino principale.

L’intenso calore e la pressione dell’ultima eruzione avvenuta più di 4000 anni fa ha dato alle rocce una splendida colorazione e consistenza, oltre a formazioni bizzarre con sfumature di vari colori, tra cui giallo, blu cobalto, rosso, viola e arancione.

Il vulcano dall’interno

Nell’interno della caldera sarai affascinato dalle sue dimensioni, capaci di contenere ben tre campi da basket. Lasciata l’ascensore potrai cominciare un tour di circa 30 minuti, durante i quali esplorerai la struttura geologica.

Questo è il momento in cui grazie alla tua fotocamera, potrai riprendere i giochi di luce, oltre ai più minuziosi dettagli della roccia lavica, liscia e colorata.

Il Thríhnúkagígur, nel sistema vulcanico di Brennisteinsfjöll, copre un’area di 3.270 metri quadrati, una profondità di 213 metri e fu scoperto nel 1974 dall’esploratore Árni B Stefánsson.

E’ l’unico vulcano conosciuto in grado di consentire un tour come questo; infatti, quando un vulcano diviene quiescente, la camera magmatica si raffredda e si solidifica. Tuttavia, per un inaspettato processo geologico ciò non è accaduto e la camera si è svuotata, permettendo ai turisti di vivere un’emozione unica.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it