Published On: Mar, Lug 6th, 2021

L’ONU conferma il valore “record” di 18,3°C in Antartide (Base Esperanza)

Il 6 Febbraio 2020, la stazione meteorologica ubicata presso la base di ricerca Esperanza (penisola antartica Argentina) raggiunse un valore record di 18.3°C (Media estiva +0.2°C). Ora, l’ONU ha riconosciuto il dato come veritiero.

L’area è una delle più colpite dai cambiamenti climatici, dove negli ultimi 50 anni la temperatura media è cresciuta di 3°C. Gli esperti del WMO, tuttavia, hanno respinto un valore ancora più elevato (20,7°C) registrato il 9 Febbraio 2020 presso una stazione di monitoraggio automatizzata nella vicina isola di Seymour, appena al largo della penisola che si estende a nord verso il Sud America.

Resta quindi imbattuto il precedente record (19.8°C) di Signy Island del 30 Gennaio 1982, che rappresenta il record assoluto del continente.

LA VERIFICA

L’analisi è stata effettuata da un comitato dell’OMM che ha esaminato la situazione meteorologica di quei giorni. Secondo il team, il valore è stato raggiunto grazie ad una grande cupola di alta pressione che ha favorito venti discendenti con conseguenti valori elevati nei bassi strati.

Successivamente sono stati ispezionati gli strumenti della stazione meteorologica, rilevando una corretta taratura. Il nuovo record di Esperanza sarà quindi aggiunto nell’archivio che ospita i valori climatici e meteorologici estremi.

IL RISCALDAMENTO GLOBALE

Si tratta di valori che mostrano, qualora ce ne fosse bisogno, quanto il processo di surriscaldamento della Terra proceda senza sosta. La temperatura media della Terra è aumentata di circa 1°C dall’era pre-industriale, abbastanza per favorire ondate di calore più intense e durature, accompagnate da siccità e probabilmente da un numero maggiore di cicloni tropicali.

Il dato record di Esperanza è ora confermato

Tuttavia, le alte latitudini ne stanno risentendo ancor più che le altre aree della superficie terrestre. E ancor più dell’Artico, l’Antartico è scarsamente monitorato in termini di osservazioni e previsioni meteorologiche, anche se entrambi svolgono un ruolo importante nel determinare i modelli climatici e oceanici.

L’aria sull’Antartide si è riscaldata di oltre 2°C, un valore che richiede misure urgenti. È essenziale continuare a rafforzare i sistemi di osservazione, previsione e allerta, per rispondere agli eventi estremi che si verificano sempre più spesso a causa del riscaldamento globale.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it