Published On: Gio, Gen 19th, 2023

Quale riparo in caso di esplosione nucleare?

In uno studio pubblicato su Physics of Fluids i ricercatori dell’Università di Nicosia hanno simulato l’esplosione di una bomba atomica e la conseguente onda d’urto, per osservarne l’influenza su persone rifugiate negli edifici. 

Com’è facile intuire, durante l’esplosione di un ordigno nucleare non c’è posto limitrofo che offra riparo. Qualsiasi cosa risulti vicina all’eplosione viene vaporizzata e colpita da radiazioni letali per la salute. Inoltre, l’onda d’urto generata dall’esplosione è capace di far crollare gli edifici più fragili e causare lesioni mortali a persone e animali.

LA SIMULAZIONE

Immagine esemplificativa di un test nucleare

Nella simulazione i ricercatori hanno ricreato una struttura composta da stanze, finestre, porte e corridoi, calcolando la velocità dell’aria dopo l’onda d’urto per determinare il luogo più sicuro dove piazzarsi

I risultati confermano che trovarsi in un edificio robusto, come quelli in cemento armato, non determina un’assenza del rischio. L’aria dell’onda d’urto, incanalandosi negli spazi stretti, viene riflessa sulle pareti. Una situazione che può arrivare a produrre una forza equivalente a 18 volte il peso corporeo di un essere umano.

I luoghi interni critici da evitare sono le finestre, i corridoi e le porte. Nella stanza di fronte all’esplosione si può essere al sicuro dalle alte velocità dell’aria se posizionati agli angoli del muro di fronte all’esplosione“, sostiene l’autore dello studio Dimitris Drikakis.

QUESTIONE DI SECONDI…

Rcostruzione dopo un’esplosione nucleare

Gli autori sottolineano che il tempo che intercorre tra l’esplosione e l’arrivo dell’onda d’urto è solo di pochi secondi, quindi è fondamentale raggiungere rapidamente un luogo sicuro. Inoltre, si verificano livelli di radiazioni elevati, edifici non sicuri, linee elettriche e del gas danneggiate e incendi“, ha affermato l’autore.

Le persone dovrebbero essere preoccupate per tutto quanto sopra e cercare assistenza di emergenza immediata“. Mentre gli autori sperano che i loro consigli non debbano mai essere seguiti, credono che comprendere gli effetti di un’esplosione nucleare possa aiutare a prevenire lesioni e guidare gli sforzi di salvataggio. 

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About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it