Published On: Lun, Mar 13th, 2023

Apollo 15, l’esperimento della piuma e del martello sulla Luna (Video)

Se si lasciasse cadere nel vuoto da una stessa altezza una piuma ed un martello quale oggetto impatterebbe per primo il suolo? La risposta, all’apparenza semplice, nasconde delle insidie e obbliga ad un ulteriore quesito: “in che luogo?”. Si, perché in una località priva di resistenza dell’aria la risposta sarebbe diversa. 

Ancor prima di Galileo molti scienziati si soffermarono su questo semplicissimo esperimento, arrivando a supporre che in assenza di gravità gli oggetti sarebbero caduti alla stessa “velocità”. L’unico ambiente a disposizione era quello terrestre, per cui la leggenda narra che Galilei testò il principio dalla Torre di Pisa, lanciando nel vuoto due sfere di diversa massa. In realtà tale esperimento non fu mai testato, dal momento che lo scienziato descrisse la teoria attraverso i piani inclinati. 

L’APOLLO 15 SULLA LUNA

Un buon luogo per testare con accuratezza il principio di equivalenza era la Luna, dove la gravità è soltanto 1/6 di quella terrestre e non vi è presenza di aria. Così, nel 1971, l’astronauta dell’Apollo 15 David Scott, fece cadere un martello geologico ed una piuma di falco verso la superficie lunare, e filmò l’esperimento. Abbastanza sicuro, proprio come gli scienziati del passato, tra cui Galileo e Einstein, la piuma ed il martello raggiunsero il suolo nello stesso momento.

Il principio di equivalenza, infatti, afferma che l’accelerazione di un corpo dipende dalla gravità, e non dalla sua massa, dalla sua densità, composizione, colore, forma o qualsiasi altra cosa. Nonostante la nozione fosse già chiara, vederlo realizzarsi rappresentò un successo. 

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it