Published On: Lun, Apr 24th, 2023

Perché gli animali di grandi dimensioni si spostano più lentamente?

La capacità che ha un animale di spostarsi in lunghi percorsi è una parte cruciale della sua sopravvivenza. In relazione a ciò, che si tratti di un volatile o di un animale che si sposta su terraferma o acqua, si può determinare la migrazione, la possibilità di trovare cibo e/o di diffondersi in nuovi territori.
Ora, secondo uno studio condotto da Alexander Dyer del Centro tedesco per la ricerca sulla biodiversità integrativa (iDiv), la velocità di spostamento è limitata dall’efficacia con cui disperde il calore in eccesso generato dai muscoli.
In un mondo dominato dall’uomo e dalle sue attività, dove gli habitat risultano sempre più frammentati, le risorse alimentari e idriche limitate a causa del cambiamento climatico, ciò diventa sempre più difficile.

LO STUDIO

Dyer e i suoi colleghi hanno sviluppato un modello per esaminare la relazione tra le dimensioni degli animali e la velocità di spostamento, utilizzando i dati di 532 specie. Mentre gli animali più grandi dovrebbero essere in grado di viaggiare più velocemente grazie alle loro ali, zampe o code più lunghe, i ricercatori hanno scoperto che gli animali di taglia media hanno in genere le velocità sostenute più elevate.

Gli elefanti

I ricercatori attribuiscono questo al fatto che gli animali più grandi richiedono più tempo per dissipare il calore che i loro muscoli producono mentre si muovono, e quindi devono viaggiare più lentamente per evitare il surriscaldamento. Concludono che la velocità di viaggio di qualsiasi animale può essere spiegata considerando congiuntamente l’efficienza con cui utilizza l’energia e disperde il calore. 

L’ultima autrice, la dott.ssa Myriam Hirt dell’iDiv e dell’Università di Jena, aggiunge: “Prevediamo che gli animali di grandi dimensioni siano potenzialmente più suscettibili agli effetti della frammentazione degli habitat di quanto si pensasse in precedenza e quindi più inclini all’estinzione. Ma questo necessita di ulteriori indagini.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ad accesso libero PLOS Biology.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it