Published On: Ven, Set 15th, 2023

La Nasa e il rapporto sugli UAP, gli oggetti volanti inspiegabili

Denominati dischi volanti in Italia, questi oggetti continuano a distanza di decenni ad essere segnalati nei cieli di tutto il mondo. Discoidali, sferoidali, cilindrici e con le più svariate forme, ad essi si addice ormai la nota denominazione anglosassone coniata dai militari americani “Unidentified Flying Objects” o UFO, letteralmente tradotto come ‘oggetti volanti non identificati‘.

Dal 1947 ad oggi, i vari organi di informazione hanno segnalato decine di migliaia di avvistamenti e vari presunti atterraggi di tali oggetti. Le testimonianze sono arrivate non soltanto da gente comune con gli occhi rivolti all’insù, ma anche da militari, professionisti, piloti in volo. Negli USA l’United States Air Force, l’aeronautica militare americana, ha studiato il fenomeno sin da quella notte, attraverso gli appositi progetti Project Sign e Project Grudge, poi seguiti dal Project Book. Vari ufficiali dell’aeronautica militare italiana hanno asserito di aver visto transitare oggetti anomali sul litorale tirrenico, come riferisce testualmente un comunicato ufficiale rilasciato, nell’Ottobre del 1954, dal ministero della Difesa.

Ma non soltanto osservazioni dirette: esistono molteplici casi in cui questi oggetti sarebbero apparsi sui radar delle torri di controllo, per poi sparire improvvisamente. Negli USA, in Francia e in Canada furono istituite vere e proprie commissioni di studio ufficiali, mentre in Brasile, nell’ex URSS, in Spagna, in Iran e in Kuwait furono promosse inchieste dalle proprie autorità.

DA UFO A UAP: IL RAPPORTO

Ieri la NASA ha pubblicato i risultati di uno studio sugli oggetti volanti inspiegabili (UAP) nei cieli della Terra. Lo scorso anno, l’agenzia spaziale statunitense ha iniziato a esaminare prove relative a fenomeni anomali non identificati, sostituendo il termine “UFO” con “UAP” nel linguaggio ufficiale. Un team di 16 ricercatori ha condiviso osservazioni preliminari a maggio, sottolineando che i dati e i resoconti dei testimoni non sono sufficienti per trarre conclusioni definitive e che sono necessari dati di alta qualità. Il rapporto di giovedì, che si estende su 33 pagine, non ha modificato queste conclusioni, ma potrebbe segnare l’inizio di ulteriori ricerche.

Negli anni, la NASA si è focalizzata sulla “smentita” degli avvistamenti di UAP sulla Terra, mentre si occupava di esplorare il sistema solare e cercare segni di vita intelligente altrove. Tuttavia, negli ultimi anni, il governo degli Stati Uniti ha iniziato a prendere più seriamente la questione, in parte per preoccupazioni legate alla sorveglianza straniera. Il lavoro della NASA è separato da un’indagine del Pentagono, ma i due organismi collaborano su questioni legate a strumenti e metodi scientifici.

A luglio, un ex ufficiale dell’intelligence americana ha testimoniato al Congresso che credeva che il governo possedesse informazioni sugli UAP e sui loro operatori alieni. Questa testimonianza si basava su informazioni da fonti con esperienza e legami con il governo.

UNA QUESTIONE CHE NON CONVINCE

Recentemente sono stati presentati* presunti resti di esseri “non umani” durante un’audizione del Congresso in Messico, suscitando reazioni di sorpresa e scetticismo sui social media. Gli oggetti presentati da Jaime Maussan, un giornalista e ricercatore messicano controverso, avevano un aspetto grigiastro e una forma simile a quella umana. Sosteneva di averli trovati in Perù nel 2017. 

*Nota a margine: la redazione di GeoMagazine ha scelto di non occuparsi dell’evento per l’aspetto controverso della questione. 

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it