Published On: Ven, Set 22nd, 2023

Una nuova specie di tarantola blu elettrico in Thailandia (Video)

In Thailandia è stata scoperta una nuova specie di tarantola (Chilobrachys natanicharum) dal colore blu elettrico. L’animale è stato avvistato per la prima volta nel 2022 all’interno di teli di bambù, durante una spedizione guidata dal ricercatore Dr. Narin Chomphuphuang e condotta nella provincia di Phang-Nga insieme allo YouTuber JoCho Sippawat. Le tarantole blu elettrico vivono all’interno di alberi cavi nelle foreste di mangrovie, rendendo la loro cattura una sfida a causa delle difficoltà legate all’umidità e alle condizioni proibitive.

Il colore blu delle tarantole non è dovuto a pigmenti blu, ma alla struttura unica dei loro peli, che riflettono la luce in modo da apparire blu e talvolta viola, creando un effetto iridescente. Questa specie era precedentemente conosciuta come “Chilobrachys sp. Electric Blue Tarantula“, ma mancavano documentazioni dettagliate sulla sua biologia e habitat naturali.

Questa specie dimostra una notevole adattabilità, vivendo sia in alberi che in tane nelle foreste sempreverdi. Tuttavia, nelle mangrovie, devono risiedere all’interno delle cavità degli alberi a causa delle maree. Il nome scientifico è stato scelto attraverso un’asta, il cui ricavato è stato devoluto per sostenere l’istruzione dei bambini Lahu in Thailandia e per pazienti affetti da cancro. Il popolo Lahu è una tribù indigena nota per la sua cultura vivace, ma molti bambini hanno accesso limitato all’istruzione a causa della povertà. Inoltre, il cancro rimane una sfida significativa per la salute pubblica, con molti pazienti affetti da difficoltà finanziarie nell’ottenere cure di qualità.

I ricercatori sottolineano l’importanza della tassonomia nella ricerca scientifica e si domandano se la deforestazione delle mangrovie stia minacciando l’habitat, contribuendo involontariamente alla loro estinzione.

 

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it