Published On: Gio, Feb 22nd, 2024

La Groenlandia ha perso migliaia di chilometri quadrati di ghiaccio

Secondo un’analisi dettagliata dei dati satellitari storici, negli ultimi tre decenni la Groenlandia ha perso un’enorme quantità di ghiaccio e ghiacciai, equivalente a circa 28.707 chilometri quadrati. Questa perdita di ghiaccio, che rappresenta circa l’1,6% della copertura totale di ghiaccio e ghiacciai dell’isola, ha gravi implicazioni per il paesaggio circostante e per il clima globale. Il team di scienziati dell’Università di Leeds, che ha condotto questa ricerca estensiva monitorando i cambiamenti in Groenlandia dagli anni ’80 agli anni 2010, ha scoperto che le temperature più calde stanno provocando il ritiro del ghiaccio, influenzando a sua volta la temperatura della superficie terrestre, le emissioni di gas serra e la stabilità del terreno.

Le temperature medie annuali dell’aria nell’area artica, compresa la Groenlandia, sono aumentate al doppio del tasso medio globale dagli anni ’70. Questo riscaldamento ha portato a una perdita significativa di ghiaccio, con temperature medie annuali dell’aria tra il 2007 e il 2012 che sono state di circa 3°C più calde rispetto alla media del periodo 1979-2000. Secondo i ricercatori, queste temperature più elevate hanno causato una serie di cambiamenti nella copertura del suolo in Groenlandia, con il permafrost che si sta “degradando” a causa del riscaldamento. Questo fenomeno ha serie implicazioni per le infrastrutture, gli edifici e le comunità che si trovano sopra di esso. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su Scientific Reports in un articolo intitolato “Cambiamenti della copertura del suolo in Groenlandia dominati da un raddoppio della vegetazione in tre decenni“.

La perdita di ghiaccio si è concentrata principalmente sui margini dei ghiacciai esistenti, ma anche nelle regioni settentrionali e sud-occidentali dell’isola. Inoltre, si sono osservati alti livelli di perdita di ghiaccio in aree localizzate a ovest, al centro-nord-ovest e a sud-est. Durante il periodo di studio di tre decenni, l’area di terra coperta da vegetazione è aumentata di oltre 33.000 miglia quadrate, più che raddoppiando. Questo aumento è stato particolarmente evidente nelle regioni sud-orientali, orientali e nord-orientali dell’isola.

Il riscaldamento globale e la perdita di ghiaccio in Groenlandia hanno anche impatti significativi sul clima globale e sull’innalzamento del livello del mare. Inoltre, l’espansione della vegetazione, in particolare nelle zone umide, ha contribuito a un aumento delle emissioni di gas serra, come il metano, aggravando ulteriormente il cambiamento climatico.

In conclusione, il deterioramento accelerato della copertura glaciale della Groenlandia rappresenta una delle manifestazioni più evidenti e preoccupanti del cambiamento climatico in corso. Questa ricerca sottolinea l’urgente necessità di azioni concrete per mitigare gli impatti del riscaldamento globale e proteggere i delicati ecosistemi dell’Artico e le comunità che dipendono da essi.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it