Published On: Ven, Mar 8th, 2024

Marzo 1987, quando la neve rese candida Taranto e provincia

Marzo 1987 viene ancora oggi ricordato per l’intensa ondata di gelo di origine siberiana che interessò gran parte d’Italia, con la neve che fece la sua comparsa al centro-sud peninsulare, compresa la città di Taranto.
Sono trascorsi ben 37 anni da quell’evento; il clima nel frattempo ha subito delle variazioni rapide e considerevoli, ma è proprio per tale ragione che quei giorni hanno lasciato un ricordo indelebile dentro i cuori di chi li ha vissuti.
Dal punto di vista meteorologico quell’evento è ricordato per intensità, durata e per la pesante anomalia rispetto ai valori medi di Marzo, un tempo ben più freddo, ma pur sempre legato all’ingresso della primavera meteorologica.
Le temperature minime in città, dopo un avvio mite, crollarono dal giorno 4, raggiungendo un picco di -2.4°C. Per ben 4 volte la città dei due mari scese sottozero e per 7 volte si registrarono gelate, con abbondanti nevicate che puntualmente facevano la loro comparsa dal pomeriggio-sera sino al mattino successivo.
Il 6 Marzo 1987 la temperatura massima sul capoluogo ionico non superò i 2.1°C (record assoluto di massima più bassa mai registrata nel mese), e per ben 9 giorni non superò il valore di 6.4°C. Dati decisamente inusuali anche a quei tempi per Taranto.
In generale, in tutto il periodo compreso tra il 5 e l’11 Marzo 1987 la neve raggiungeva la costa Ionica pugliese nel pomeriggio e la abbandonava nel corso delle successive mattinate, sotto l’incalzare del sole marzolino.
La provincia ricorda scenari mozzafiato con oltre 80 cm di neve sulle alture murgiane. In quel periodo Castellaneta scese a -4.0°C, Crispiano a -4.7°C, Martina Franca a valori <-6.0°C, Ginosa e Massafra a -3.0°C, Grottaglie a -4.5°C, San Giorgio Ionico a -3.6°C, Talsano a -2.8°C, Lizzano a -2.1°C, Avetrana a -3.4°C, Manduria a -1.0°C. Valori ancor più freddi furono raggiunti nelle aree extraurbane, dove le stazioni meteorologiche dell’epoca toccarono anche i -8.2°C a Gioia del Colle e -6.4°C dove oggi sorge la strada statale che collega Taranto a Grottaglie, con evidenti disagi alla circolazione stradale.
La neve rese candida Taranto, dove il silenzio della notte era talvolta interrotto dal sibilo dei gelidi venti di tramontana e dal brano “Si può dare di più“, canzone vincitrice dell’ultimo festival di Sanremo. La gente in piena notte scendeva in strada a lanciarsi le classiche “palle di neve” in un clima festoso degli anni ’80. Taranto per qualche giorno assunse quasi le sembianze di una località montana. Un episodio d’altri tempi che fa ancora sognare chi ha avuto la fortuna di viverlo.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it