Published On: Dom, Mar 17th, 2024

Ponte sullo Stretto: riaperta la VIA. C’è tempo fino al 13 aprile per fare osservazioni

Pochi giorni fa è stato inviato agli enti competenti l’adeguamento del progetto del ponte sullo Stretto e con esso si è riaperto il tempo per poter fare osservazione. Come citano diversi organizzazioni ambientaliste il tempo per fare delle osservazioni pubbliche è stato ridotto e quindi resta poco meno di un mese per poter redigere delle considerazioni. Certo per un progetto così importante, con una mole di documenti enorme, è praticamente impossibile leggere tutto in un mese.

Ci sono quasi 10.000 documenti nelle cartelle del progetto. Come indica GreenReport, rispetto agli iter normali di Valutazione Ambientale, sono state introdotte da un decreto alcune modalità diverse sulla procedura. Di certo una opera così impattante dal punto di vista ambientale e sociale avrebbe meritato un tempo standard per valutare le cose in maniera oggettiva. Ricordiamo che un parere definitivo sulla Valutazione di Impatto Ambientale e sulla Valutazione di Incidenza delle aree protette dello Stretto non è mai stata dato.


La documentazione, presentata il 14 marzo 2024, è davvero imponente. Come dicevamo ci sono quasi 10.000 documenti fra relazioni e tavole. I file, consultabili a tutti, si trovano sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a questo link. Chiunque può fare delle osservazione secondo le indicazioni del dicastero indicate a quest’altro link. Questo strumento comunque permette la partecipazioni di qualsiasi cittadino che vuole fare delle osservazioni. Dunque vi invitiamo a porre all’attenzione al Ministero qualsiasi dubbio su tale opera perché è un diritto garantito a tutti. La partecipazione democratica è un diritto importante.

Come abbiamo detto in passato GeoMagazine.it continuerà a seguire questa vicenda e in particolare in questo passaggio chiave del progetto. Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi mesi.

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About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45