Published On: Gio, Mar 21st, 2024

Un antico delfino gigante nell’area amazzonica del Perù

I ricercatori dell’Università di Zurigo hanno recentemente annunciato la scoperta di una specie (ormai estinta) di delfini d’acqua dolce nell’area amazzonica del Perù, che aveva sorprendenti affinità con i delfini di fiume dell’Asia meridionale. I delfini di fiume sono tra le specie di cetacei più rare al mondo, con molte di esse a rischio estinzione. Nonostante le somiglianze morfologiche, questi delfini non sono direttamente correlati, ma rappresentano i sopravvissuti di differenti gruppi di cetacei che abitavano il pianeta in epoche passate.

IL PIU’ GRANDE DELFINO DI FIUME

Il team di ricerca internazionale ha identificato il più grande delfino di fiume mai scoperto, che raggiunse una lunghezza compresa tra i 3 e i 3,5 metri. La scoperta di questa specie, risalente a circa 16 milioni di anni fa, è avvenuta nell’Amazzonia peruviana. Si crede che gli esemplari facessero parte della famiglia Platanistidae, che un tempo era diffusa negli oceani tra 24 e 16 milioni di anni fa. Si ipotizza che i loro antenati marini abbiano colonizzato gli ecosistemi di acqua dolce dell’antica Amazzonia, adattandosi a questo nuovo ambiente.

Secondo Aldo Benites-Palomino, ricercatore presso il Dipartimento di Paleontologia dell’UZH, “16 milioni di anni fa l’Amazzonia peruviana presentava un paesaggio molto diverso rispetto a oggi“. La regione era caratterizzata da un vasto sistema di laghi e paludi noto come Pebas, che forniva una varietà di habitat acquatici, semi-acquatici e terrestri, estendendosi su parti dell’attuale Colombia, Ecuador, Bolivia, Perù e Brasile.

L’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO

L’evolversi del paesaggio ha portato all’estinzione dei delfini giganti, quando il sistema Pebas ha ceduto il posto alla moderna Amazzonia circa 10 milioni di anni fa. Questo cambiamento ha aperto spazio ai parenti attuali dei delfini del Rio delle Amazzoni (genere Inia), che a loro volta sono a rischio di estinzione a causa delle pressioni ambientali e della competizione con nuove specie di cetacei, come i delfini oceanici.

SOMIGLIANZE SORPRENDENTI

Il team di ricerca ha individuato somiglianze sorprendenti tra la specie estinta e i delfini di fiume dell’Asia meridionale (genere Platanista), inclusa una cresta facciale ben sviluppata, una caratteristica associata all’ecolocalizzazione, fondamentale per la caccia in ambienti acquatici fangosi. L’ecolocalizzazione, tra l’altro, è cruciale per i delfini di fiume, che vivono in acque spesso torbide, dove la vista è limitata. Il lungo muso con numerosi denti suggerisce che il genere Pebanista si nutrisse principalmente di pesci, come fanno le specie attuali di delfini di fiume.

IL PRIMO DEL SUO GENERE

Marcelo R. Sánchez-Villagra, direttore del Dipartimento di Paleontologia dell’UZH, ha commentato: “Dopo due decenni di ricerca in Sud America, abbiamo individuato diverse forme giganti nella regione, ma questo è il primo delfino del suo genere. Siamo particolarmente interessati alla sua storia biogeografica unica.

La ricerca di fossili in Amazzonia è estremamente impegnativa a causa delle sfide logistiche e ambientali. I fossili sono accessibili solo durante la stagione secca, quando i livelli dei fiumi consentono di esporre le rocce fossilifere. La scoperta è avvenuta nel 2018 durante una spedizione guidata da Rodolfo Salas-Gismondi lungo il fiume Napo, e l’esemplare è ora conservato permanentemente presso il Museo de Historia Natural di Lima. Questi risultati sono stati pubblicati su Science Advances.

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- E' laureato in Scienze e Tecnologie Agroforestali ed Ambientali. E' divulgatore di climatologia e meteorologia, ma non tralascia altre tematiche scientifiche. Si occupa di gestione del territorio e tutela ambientale e collabora al controllo ed al monitoraggio delle patologie in ambito Fitosanitario. Contatti: fabio.chipino@geomagazine.it