Published On: Gio, Giu 4th, 2020

SpaceX, altri 60 satelliti Starlink in orbita: stasera nuovo passaggio sull’Italia

Dopo lo storico lancio di Sabato scorso, SpaceX questa notte ha lanciato con successo un nuovo lotto di 60 satelliti Starlink. Il razzo Falcon 9, alla sua quinta volta nello spazio, è decollato alle 3:25 dallo Space Launch Complex 40 presso la stazione aeronautica di Cape Canaveral, mostrando i segni esterni dei suoi precedenti viaggi attraverso l’atmosfera. E’ la prima volta che un razzo sale per cinque volte consecutive; il primo tentativo ebbe infatti un’anomalia al motore in fase di ascesa e pur completando la missione, non riuscì ad atterrare come previsto, frantumandosi.

Il lancio della scorsa notte rappresenta l’ottava missione che fa salire il numero dei satelliti in orbita a 482. Un numero cospicuo ma alle prime fasi, dal momento che l’ingegnere capo di SpaceX, Elon Musk, ha intenzione di inviare in orbita almeno 400 missioni per un totale di 12.000 satelliti, cominciando ad erogare il servizio internet da remoto ad alta velocità a fine anno, quando ne saranno stati inviati almeno 800.
Grazie all’enorme numero di satelliti in orbita, SpaceX gestisce la più grande flotta satellitare di sempre. Sin dal suo primo lancio, la società è stata messa a fuoco da astronomi e scienziati di tutto il mondo per timori che la luminosità apparente della costellazione interrompesse le osservazioni astronomiche.
A tal fine, l’agenzia privata ha sperimentato diversi modi per ridurre la luminosità dei satelliti. Già dal lancio delle scorse ore, la costellazione mostra speciali frangisole che agiscono come una sorta di visiera che ne limita la riflettività.

La costellazione di satelliti inviata stanotte sarà visibile anche ad occhio nudo su gran parte dei nostri cieli. Per osservarla dall’Italia sarà necessario rivolgere il naso all’insù tra le 21:34 e le 21:38 circa al Sud Italia (stasera favorito) e Sicilia, quando i satelliti si renderanno visibili in una serie di luci in movimento rettilineo da sud-ovest a nord-est a cadenza regolare, e tra le 23:08 e le 23:12 nelle regioni settentrionali, molto bassi sull’orizzonte occidentale. Nel passaggio non saranno visibili dall’estremo nord-est (che ha avuto e avrà altre possibilità). Saranno visibili, ma in maniera meno favorevole dal versante occidentale centrale della penisola e dalla Sardegna.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it