Published On: Lun, Giu 15th, 2020

Nuova ricerca stima il numero di civiltà intelligenti nella Via Lattea

Siamo soli nell’Universo? E’ una delle domande più antiche della storia del pensiero umano. Ora, un nuovo studio dell’Università di Nottingham, calcola che potrebbero esserci più di 30 civiltà intelligenti in tutta la nostra galassia, la Via Lattea. Si tratta di un enorme balzo in avanti nella comprensione di tale domanda, dal momento che le stime precedenti variavano da zero a miliardi.

La ricerca, pubblicata su The Astrophysical Journal, ha usato il presupposto che la vita intelligente si formi su altri pianeti in modo simile a quanto avviene sulla Terra. Il professore di astrofisica all’Università di Nottingham, Christopher Conselice, che ha guidato la ricerca, spiega: “Dovrebbero esserci almeno una dozzina di civiltà attive nella nostra Galassia, supponendo che occorrano 5 miliardi di anni perché la vita intelligente si formi su altri pianeti come avvenuto sulla Terra“. Conselice spiega inoltre che “l’idea sta guardando all’evoluzione, ma su scala cosmica. Chiamiamo questo calcolo il limite astrobiologico copernicano“.

Il metodo classico per stimare il numero di civiltà intelligenti si basa sull’ipotesi di valori relativi alla vita, per cui le opinioni su tali questioni variano in modo abbastanza sostanziale. Il nostro nuovo studio semplifica queste ipotesi utilizzando nuovi dati, dandoci una stima del numero di civiltà nella nostra galassia“, sostiene il primo autore dello studio Tom Westby.

Se altre civiltà fossero in grado di sopravvivere quanto la nostra, allora ci sarebbero circa 36 civiltà tecnologicamente avanzate in tutta la nostra galassia. Tuttavia, la distanza media da esse sarebbe di 17.000 anni luce, rendendo molto difficile la comunicazione con la nostra tecnologia attuale.

Il nostro nuovo studio suggerisce che la ricerca di civiltà intelligenti extraterrestri non solo rivela l’esistenza di come si forma la vita, ma ci fornisce anche indizi su quanto durerà la nostra stessa civiltà“, spiega Conselice. “Se scoprissimo che la vita intelligente è comune – continua – ciò potrebbe rivelare che avremmo un futuro assicurato per altre centinaia di anni“. “In alternativa, se scoprissimo che non ci sono altre forme di vita intelligente, sarebbe un brutto segno per la nostra esistenza a lungo termine“. “Cercare una vita intelligente extraterrestre, anche se non trovassimo nulla, significherebbe scoprire il nostro futuro e il nostro destino.“, conclude lo scienziato.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it