Published On: Ven, Giu 26th, 2020

Nuovo studio fa luce sulle origini dei cani da slitta

Le origini dei cani da slitta non sono molto chiare. Fino ad ora i ricercatori credevano che avessero soltanto 2-3000 anni, ma in un nuovo studio pubblicato su Science gli scienziati della Facoltà di scienze mediche dell’Università di Copenaghen, mostrano un’età molto più antica e un adattamento all’ambiente Artico avvenuto molto prima di quanto si pensasse.

Per far luce sulla vicenda, gli scienziati hanno estratto il DNA da un cane di 9.500 anni dall’isola siberiana di Žochov, da cui prende il nome. Sulla base di quel DNA hanno sequenziato il genoma completo del cane più antico conosciuto, e i risultati mostrano una diversificazione estremamente precoce.

Fino ad ora era opinione comune che il cane siberiano di Žochov fosse uno dei primi cani domestici, nonché versione dell’origine comune di tutti i cani. Ora, grazie al nuovo studio, si è scoperto che i moderni cani da slitta come il Siberian Husky, l’Alaskan Malamute e il cane da slitta della Groenlandia condividono la maggior parte del loro genoma con il cane dell’isola siberiana.

Per saperne di più, i ricercatori hanno ulteriormente sequenziato i genomi di un lupo siberiano di 33.000 anni e di dieci moderni cani da slitta groenlandesi. Hanno confrontato questi genomi con quelli di cani e lupi di tutto il mondo, scoprendo che il cane della Groenlandia si distingue dagli altri, ed è con molta probabilità il cane da slitta più originale al mondo.

Il nuovo studio fa luce, inoltre, sulle differenze tra cani da slitta e altri cani. I primi sembrano non avere gli stessi adattamenti genetici di una dieta ricca di zuccheri e amidi dei secondi. D’altra parte hanno dovuto adottare diete ricche di grassi, con meccanismi simili a quelli descritti per gli orsi polari e gli abitanti dell’Artico.

Ciò sottolinea che i cani da slitta e le popolazioni artiche hanno condiviso il lavoro per oltre 9.500 anni. La teoria sembra reggere su molti fronti, anche perché il nuovo studio mette in evidenza un migliore assorbimento di ossigeno, un adattamento determinante per un cane da slitta.

La ricerca è stata condotta in collaborazione con l’Università della Groenlandia e l’Istituto di biologia evolutiva di Barcellona.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it