Published On: Sab, Set 5th, 2020

Troppo tempo davanti allo schermo influenza il profilo psicologico dei bambini

Trascorrere più tempo in un’area verde rispetto ad uno schermo, favorisce un profilo psicologico migliore tra bambini e adolescenti. E’ quanto sostiene uno studio condotto da Tassia Oswald dell’Università di Adelaide e pubblicato ieri sulla rivista PLOS ONE.

Qualcosa di facilmente ipotizzabile, ma la scienza ha il dovere di descrivere gli eventi con il metodo sperimentale. Negli ultimi anni, a livello globale, la prevalenza di malattie mentali tra i più piccoli è in aumento. Gli sviluppi tecnologici negli ultimi decenni hanno aumentato il coinvolgimento dei giovani che, rispetto al passato, trascorrono sempre meno tempo all’aria aperta. Una condizione che influisce sulla salute mentale e sul benessere.

In particolare, la ricerca ha analizzato 186 studi per raccogliere prove che valutassero le associazioni tra il tempo trascorso dinanzi ad uno schermo e in un’area all’aperto durante il tempo libero.
I giovani provenienti da contesti socioeconomici bassi erano sottorappresentati nella letteratura in generale e potrebbero essere influenzati in modo sproporzionato dall’elevato tempo di proiezione e dal basso tempo trascorso fuori dalle mura domestiche, rendendo questo un gruppo prioritario per la ricerca futura.

Tuttavia, secondo gli autori, saranno necessari ulteriori studi per ottenere conferme.

Le prove preliminari suggeriscono che il tempo trascorso in un parco, o semplicemente all’aperto, potrebbe potenzialmente tamponare le conseguenze del tempo trascorso davanti allo schermo, il che significa che la natura potrebbe essere una risorsa di salute pubblica sottoutilizzata per promuovere il benessere psicologico dei giovani in un’era high-tech.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it