Published On: Sab, Ott 17th, 2020

Come si ‘stressano’ i vulcani

Uno studio internazionale condotto dagli scienziati di Monash ha scoperto come i vulcani sperimentano lo stress. Lo studio, pubblicato su Scientific Reports, ha implicazioni su come il mondo potrebbe essere protetto dai futuri collassi di queste strutture geologiche.

La ricerca ci aiuta a comprendere questi processi interni e le forze associate che potrebbero innescare un collasso o un’eruzione mortale“, ha spiegato.

Il team di ricerca ha utilizzato i droni per creare una mappa con risoluzione in cm della struttura interna di un vulcano ora dormiente nelle Isole Canarie e ha misurato la larghezza di centinaia di migliaia di fessure attraverso le quali scorreva il magma durante le eruzioni passate.

Ciò ha permesso di stimare le forze che agiscono all’interno del vulcano e di mostrare che queste si accumulano lentamente nel tempo, facendo sì che il vulcano diventi “stressato” e potenzialmente instabile.

Misurando l’ampiezza delle fessure nel vulcano attraverso le quali è stato trasportato il magma, gli scienziati sono stati in grado di stimare le forze coinvolte, il che aiuta a prevedere le future eruzioni vulcaniche.

Le caratteristiche geologiche che il team di ricerca ha mappato si formano quando intrusioni fuse, chiamate dighe, si solidificano per formare una struttura all’interno di quella che altrimenti sarebbe una struttura relativamente debole composta principalmente da strati di lava e cenere.

Questo è uno dei primi studi a esaminare gli effetti a lungo termine del movimento del magma all’interno di un vulcano“, ha detto il coautore dello studio, il professor Sandy Cruden, della Monash University School of Earth, Atmosphere and Environment.

Abbiamo scoperto che i vulcani diventano gradualmente ‘stressati’ dal movimento ripetuto di questo magma, destabilizzando l’intero vulcano e influenzando futuri collassi ed eruzioni“, ha concluso.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it