Published On: Dom, Nov 8th, 2020

I fiumi sempre più miti sciolgono il ghiaccio marino artico

Secondo uno studio condotto dalla Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology e pubblicato su Science Advances, i fiumi artici stanno divenendo sempre più caldi, sciogliendo il ghiaccio marino dell’Oceano Artico e surriscaldando l’atmosfera.

Una fusione che equivale a circa 192.000 chilometri quadrati di ghiaccio spesso un metro e che rappresenta il 10% della perdita totale dal 1980 al 2015. L’area più interessata dal fenomeno è quella dell’Artico Siberiano, dove sfociano grandi fiumi. Tra questi il Mackenzie, che da solo contribuisce in larga parte.
La ricerca ha scoperto che molta più energia termica del fiume entra nell’atmosfera di quella che scioglie il ghiaccio o riscalda l’oceano e poiché l’aria è mobile, il calore del fiume può influenzare anche le aree lontane dai delta.

Il riscaldamento dell’aria, ormai in costante incremento, contribuirà al fenomeno anche nei prossimi decenni, accelerandone il riscaldamento. Naturalmente i fiumi sono soltanto una delle tante fonti di calore responsabili di tale aumento termico, ma contribuiscono a farlo anche in pieno inverno, poiché le acque sempre più miti entrano nella regione attraverso l’Atlantico e il Pacifico.
Tutti questi componenti lavorano insieme, provocando circuiti di feedback positivi che ne accelerano il fenomeno.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it