Published On: Dom, Gen 17th, 2021

Covid-19: ecco perché alcuni soggetti ‘sani’ sviluppano una malattia grave

I medici non sono in grado di prevedere quali pazienti, affetti da Covid-19, svilupperanno i casi più gravi.
Sin dall’inizio della pandemia si è parlato delle patologie pregresse e dell’età degli individui più a rischio, ma non sono mancate notizie di giovani apparentemente sani finiti in terapia intensiva o addirittura deceduti.

LIVELLI DI DNA MITOCONDRIALE

Ora, i ricercatori della Washington University School of Medicine, sono riusciti a dimostrare che un semplice esame del sangue prevede tale incognita entro un giorno dal ricovero.
L’esame prevede la misura dei livelli di DNA mitocondriale e potrebbe servire come uno strumento per progettare meglio gli studi clinici.

In particolare sono stati analizzati 97 pazienti affetti da COVID-19 al Barnes-Jewish Hospital, e andando a ritroso, si è scoperto che i valori molto più elevati si sono verificati nei pazienti che successivamente sono stati intubati o sono deceduti.

Un’associazione indipendente dall’età dell’individuo, dal sesso o dalle condizioni di salute.

In media, i livelli di DNA mitocondriale erano circa dieci volte superiori nei pazienti con COVID-19 che hanno sviluppato una grave disfunzione polmonare o alla fine sono morti.

Quelli con livelli elevati avevano quasi sei volte più probabilità di essere intubati, tre volte più probabilità di essere ricoverati in terapia intensiva e quasi il doppio delle probabilità di morire rispetto a quelli con livelli inferiori.

SEMPLICE E RAPIDO

I ricercatori hanno ribadito che il test è rapido e semplice da eseguire nella maggior parte delle strutture ospedaliere perché utilizza lo stesso macchinario che elabora il test PCR standard per COVID-19.

Il metodo sviluppato consente di quantificare i livelli di DNA mitocondriale direttamente nel sangue, senza richiedere passaggi intermedi per estrarre il DNA.

Prima di poter richiedere l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA), gli scienziati dovranno verificare che il test sia accurato in uno studio multicentrico più ampio.

Il lavoro è stato pubblicato su JCI Insight.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it