Published On: Ven, Ott 14th, 2022

Swift e Fermi rilevano un eccezionale lampo gamma

Lo scorso 9 Ottobre 2022, i rilevatori a bordo del telescopio spaziale Fermi, dell’Osservatorio Swift e della navicella spaziale Wind, hanno rilevato un’ondata di raggi X e raggi Gamma nel nostro sistema solare. Un impulso ad alta energia insolitamente luminoso e di lunga durata che ha raggiunto anche il nostro pianeta.

L’emissione proveniva da un lampo di raggi gamma (GRB), la classe più potente di esplosioni nell’universo, che si colloca tra gli eventi più luminosi conosciuti.  E cosi, in breve tempo, i telescopi di tutto il mondo sono stati rivolti verso l’area per studiarne le conseguenze.

UN’ANTICA ESPLOSIONE

Chiamata GRB 221009A, l’esplosione ha modificato i piani di apertura del decimo simposio internazionale di Fermi, attualmente in corso a Johannesburg, in Sud Africa, dove astronomi di tutto il mondo si confrontano su queste tematiche.

Credit: NASA/Swift/A. Beardmore

Il segnale, proveniente dalla costellazione della Freccia, ha impiegato 1,9 miliardi di anni per raggiungere la Terra e potrebbe rappresentare la nascita di un nuovo buco nero, rappresentato dal collasso gravitazionale di una stella massiccia. In queste circostanze, un buco nero nascente guida potenti getti di particelle che viaggiano vicino alla velocità della luce. I getti perforano la stella, emettendo raggi X e raggi gamma, mentre fluiscono nello spazio.

La luce di questa antica esplosione porta con sé nuove intuizioni sul collasso stellare, ma non solo. Fornisce indizi sulla nascita di un buco nero, sul comportamento e sull’interazione della materia vicino alla velocità della luce emessi da lontane sorgenti extragalattiche. 

Secondo un’analisi preliminare, il Large Area Telescope (LAT) di Fermi ha rilevato l’esplosione per più di 10 ore, rendendo l’evento unico. In effetti si tratta di eventi che solitamente appaiono per tempi molto più brevi. Un altro GRB così luminoso potrebbe quindi non apparire per decenni.
Uno dei motivi della luminosità e della longevità dell’esplosione è l’origine del lampo gamma, relativamente vicino a noi. Fattore che ha permesso di rilevare molti dettagli che altrimenti risulterebbero troppo deboli.

I lampi gamma sono le esplosioni più energiche e luminose mai viste, indipendentemente dalla distanza, il che li rende doppiamente interessanti.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it