Published On: Ven, Nov 11th, 2022

I primi istanti dopo il Big Bang ricreati in laboratorio

Un analogo dell’universo primordiale ricreato in laboratorio, grazie agli atomi di potassio refrigerati. E’ l’ultimo lavoro pubblicato sulla rivista Nature dai ricercatori dell’Universität Heidelberg, nel quale si è cercato di comprendere cosa sia successo nei primi istanti dopo il Big Bang.
In questo nuovo sforzo, i ricercatori hanno utilizzato un nuovo approccio per costruire un modello fisico che simulasse quelle condizioni. Partendo dalla teoria che il Big Bang abbia dato origine a un universo in espansione, i ricercatori hanno cercato di creare quello che descrivono come un “simulatore di campo quantistico“.

VICINO ALLO ZERO ASSOLUTO

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L’universo primordiale, secondo la teoria prevalente, fu molto freddo, vicino allo zero assoluto. Gli scienziati, quindi, hanno ricostruito tale scenario, a cui hanno aggiunto atomi di potassio raffreddati e rallentati attraverso laser, determinando la formazione di un condensato di Bose-Einstein, un tipo di superfluido. Utilizzando la luce di un proiettore appositamente progettato per spingere gli atomi nelle disposizioni desiderate, gli eccitoni superfluidi noti come fononi si sono propagati in due direzioni.

Manipolando la velocità di propagazione, i ricercatori sono stati in grado di imitare la propagazione delle onde teorizzata nell’universo primordiale. Il team ha suggerito che il comportamento del superfluido fosse in qualche modo simile alla fisica che governava lo spaziotempo e alla produzione di particelle in quegli istanti. Uno dei primi esperimenti condotti con il simulatore prevedeva l’imitazione dell’espansione dell’universo primordiale: gli atomi nel superfluido si muovevano secondo uno schema a ondulazione in modi simili a quanto previsto dalla teoria, ma solo creando coppie di particelle.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it