Published On: Mar, Giu 6th, 2023

Sud Africa, ecco il più antico luogo di sepoltura, ma si attendono conferme

Grazie ad uno studio guidato dal paleoantropologo Lee Berger, un team di ricercatori sud africani avrebbe trovato il più antico luogo di sepoltura al mondo.
A 30 metri di profondità in un sistema di grotte all’interno della Culla dell’Umanità, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, gli scienziati affermano di aver scoperto almeno 5 esemplari di Homo naledi, un nostro lontano antenato dal cervello piccolo, precedentemente ritenuto incapace di complessi comportamenti emotivi e cognitivi.
L’ominide era una specie primitiva, un incrocio tra scimmie e uomini alto 1,5 metri, capace di arrampicarsi sugli alberi. Possedeva dita delle mani e dei piedi ricurve.

Una scoperta non ancora sottoposta a revisione paritaria che metterebbe in discussione l’attuale comprensione dell’evoluzione umana, perché si ritiene che l’attivittà di seppellire i morti abbia avuto inizio con lo sviluppo di cervelli più grandi. Inoltre, i resti ritrovati nei pressi della capitale risalirebbero almeno al 200.000 a.C, e sarebbero quindi molto più antichi delle sepolture di homo sapiens rinvenute in Medio Oriente e Africa.

Insomma, risultati che se confermati, sarebbero di notevole importanza per comprendere la nostra evoluzione. Tuttavia, secondo molti scienziati, i dubbi sono ancora tanti e uno tra questi riguarda i segni sui muri. E’ probabile che questi fossero stati creati da ominidi successivi, confermando le scoperte sin qui acquisite. Il lavoro, in attesa di approvazione, verrà pubblicato sulla rivista eLife.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it