Published On: Sab, Ott 28th, 2023

Come le eruzioni vulcaniche nei tropici influiscono sul clima globale

Secondo una ricerca pubblicata su Geophysical Research Letters, nell’ultimo milione di anni le grandi eruzioni vulcaniche nelle regioni tropicali (tra 23° di latitudine nord e sud dell’equatore) hanno prodotto improvvisi cambiamenti dei cicli climatici globali nell’Oceano Indiano. Si fa riferimento alle interazioni oceaniche e atmosferiche legale al ciclo ENSO e all’Indian Ocean Dipole (IOD), disturbate in modo proprorzionale all’intensità dell’eruzione per circa un decennio prima di ritornare ai loro livelli base.

L’IOD è influenzato da differenze est-ovest nelle temperature superficiali dell’oceano, con temperature più fredde nella parte orientale e più calde nella parte occidentale durante la fase positiva. Questo porta a significativi cambiamenti nei modelli di temperatura, precipitazioni e venti nelle regioni circostanti, con inondazioni nell’Africa orientale, siccità in Asia orientale e in Australia durante la fase positiva, e situazioni invertite durante la fase negativa.

LA RICERCA

Credit: Tiger e Ummenhofer 2023

La ricerca, condotta da Benjamin Tiger del Massachusetts Institute of Technology e dalla dott.ssa Caroline Ummenhofer, ha utilizzato simulazioni e dati storici di grandi eruzioni vulcaniche, tra cui Samalas, Kuwae, Tambora, Huaynaputina e Pinatubo. Hanno scoperto che le eruzioni vulcaniche nei tropici inducono IOD negativa nell’anno dell’eruzione, seguita da una fase positiva l’anno successivo. Queste anomalie durano 7-8 anni dopo l’evento, prima di tornare alle condizioni pre-eruzione.

Inoltre, la fase dell’Oscillazione Interdecadale del Pacifico (IPO), un ciclo climatico che dura 20-30 anni, influisce sulla forza dell’IOD iniziale. Le fasi positive dell’IPO portano a un IOD più forte e viceversa.

Credit: Tiger e Ummenhofer 2023

L’ENSO, che riguarda le variazioni delle temperature superficiali dell’oceano Pacifico e i cambiamenti climatici associati, mostra un riscaldamento di El Niño nei mesi invernali boreali dell’anno successivo all’eruzione vulcanica, seguito da condizioni di La Niña.

Questi risultati sono importanti per la comprensione dei cambiamenti climatici a seguito di eruzioni vulcaniche nelle regioni tropicali. Possono aiutare le regioni soggette a questi eventi a valutare i rischi e prepararsi agli eventi climatici estremi che ne conseguono, contribuendo a mitigare gli impatti sulle comunità locali e sull’ambiente.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it