Published On: Gio, Feb 22nd, 2024

Un grande lago nella Death Valley e il parco apre ai canoisti

Le recenti tempeste che hanno colpito la California meridionale hanno trasformato il paesaggio del Parco nazionale della Valle della Morte, dando vita a un vasto lago temporaneo, visibile persino dai veicoli spaziali in orbita. Nonostante il luogo sia noto per essere il più caldo della Terra e gli sport acquatici siano un’eccezione piuttosto insolita, la ranger del parco Abby Wines ha recentemente deciso di esplorare le acque coprenti le saline di Badwater Basin a bordo di un piccolo kayak gonfiabile. Wines ha condiviso le sue impressioni del viaggio effettuato nel tardo pomeriggio di venerdì. La ranger è tornata sul lago il giorno successivo, accompagnata dal suo compagno, per godersi un’altra escursione.

IL LAGO MANLY

Attualmente, il lago, che ha preso il nome di Lake Manly, misura circa 10 Km in lunghezza, quasi 5 in larghezza e ha una profondità di 60 cm in alcune aree, secondo le stime fornite dalla stessa Wines. Le acque alluvionali, ora estese in modo etereo nella regione più bassa del Nord America, offrono una vista spettacolare, riflettendo le maestose montagne circostanti, tra cui il telescopio Keat Peak ad ovest, ancora innevato. Nonostante la bassa profondità, le acque sono abbastanza navigabili per piccole imbarcazioni, almeno per il momento.

Il lago Manly, nella Valle della Morte

Secondo quanto riferito, il lago è emerso l’anno precedente a seguito dell’arrivo inatteso della tempesta tropicale Hilary. Prima di questo evento, le acque non avevano coperto il bacino secco e crostoso dal 2005, secondo quanto dichiarato dagli ufficiali del parco. Nell’agosto del 2023, Hilary ha portato con sé 67 mm di pioggia nel parco, superando di gran lunga la media annuale di precipitazioni per la regione desertica. L’acqua raccolta ha formato il lago nel Badwater Basin, situato a 85,5 metri sotto il livello del mare. Tuttavia, le condizioni meteorologiche hanno reso difficile l’accesso al parco per un certo periodo di tempo.

Con il passare dei mesi, il livello dell’acqua è gradualmente diminuito, ma non è scomparso del tutto, contrariamente alle previsioni degli esperti. All’inizio di questo mese, tuttavia, nuove piogge hanno di nuovo riempito il bacino, scaricando altri 46 mm di pioggia tra il 4 e il 7 febbraio. Questi eventi hanno portato ad un raddoppio approssimativo delle dimensioni del lago, secondo le stime della ranger.

DEATH VALLEY APERTA AI CANOISTI

A differenza dell’anno precedente, i visitatori possono ora raggiungere facilmente il lago grazie alla riapertura delle strade principali del parco. La maggior parte delle strade asfaltate, inclusa Badwater Road, sono state ripristinate e consentono l’accesso alla zona. Tuttavia, non ci sono servizi di noleggio kayak nella Death Valley, quindi chiunque voglia esplorare le acque deve portare la propria imbarcazione.

Le immagini satellitari fornite dalla NASA documentano la notevole trasformazione del lago nel corso degli ultimi mesi. Questa serie di immagini, visibili sul sito dell’agenzia, evidenzia il passaggio dal paesaggio arido precedente all’arrivo della tempesta Hilary, al nuovo stato più umido dopo le recenti precipitazioni.

Il Parco nazionale della Valle della Morte ha una storia geologica complessa, che comprende periodi in cui un vasto lago, anch’esso chiamato Manly, occupava il Badwater Basin. Tuttavia, la presenza di fioriture intense, note come superbloom, dipende da una serie di fattori, comprese le precipitazioni stagionali. Finora, non sono state osservate fioriture significative nella regione, ma gli esperti rimangono ottimisti riguardo alla possibilità di eventi futuri.

Con l’arrivo della stagione turistica più fresca si è verificato un aumento del flusso di visitatori nel Parco nazionale della Valle della Morte. Domenica scorsa, il Furnace Creek Visitor Center ha registrato il giorno più trafficato di sempre, con oltre 3.500 turisti, segnando un’importante ripresa dell’interesse per questa incredibile riserva naturale.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it