Published On: Ven, Apr 17th, 2020

Diabete, un test alternativo al controllo glicemico

Il monitoraggio frequente del diabete è essenziale per migliorare il controllo del glucosio e ritardare le complicanze cliniche che ogni anno colpisce 425 milioni di abitanti nel mondo. L’attuale pratica, tuttavia, risulta talvolta invasiva e dolorosa, per cui l’università di Strathclyde ha sperimentato un test (che ha dato un tasso di precisione del 95.2%) alternativo dove viene utilizzata la saliva. La costante necessità di perforare le dita più volte al giorno per la maggior parte dei pazienti può portare allo sviluppo di calli, nonché a difficoltà nell’ottenere campioni di sangue. Inoltre, non tutti vorrebbero donare sangue e ci sono circostanze in cui potrebbe essere pericoloso. La saliva, invece, riflette diverse funzioni fisiologiche del corpo, come quelle emotive, ormonali, nutrizionali e metaboliche, e quindi i suoi biomarcatori potrebbero rappresentare una valida alternativa.

E’ facile da raccogliere, non è un esame invasivo, è facilmente conservabile e richiede meno maneggevolezza del sangue durante le procedure cliniche, pur essendo ecologicamente efficiente. Il presente protocollo utilizzato nella piattaforma a infrarossi – secondo i ricercatori – è in grado di rilevare biomarcatori spettrali senza reagenti. La combinazione di un la raccolta invasiva salivare e un’analisi senza reagenti consente di monitorare il diabete con una piattaforma sostenibile classificata come tecnologia verde. I test di laboratorio hanno utilizzato un sistema scientifico noto come Spettrofotometria infrarossa in riflettanza totale attenuata (FTIR-ATR). Un sistema già utilizzato nella diagnosi di diverse malattie, sebbene le sue applicazioni nel monitoraggio del trattamento del diabete abbiano iniziato a emergere solo di recente. I campioni sono stati valutati in tre categorie: diabetici, non diabetici e diabetici trattati con insulina – a cui sono stati identificati due potenziali biomarcatori diagnostici. I ricercatori sperano che il processo sviluppato possa essere utilizzato sia per il diabete di tipo 1 che per quello di tipo 2, anche se saranno necessari ulteriori studi per confermarlo.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it