Published On: Dom, Giu 28th, 2020

I lahar, colate di fango lungo il fianco dei vulcani

I Lahar (lava in lingua giavanese) sono un tipo specifico di colate di fango costituite da detriti vulcanici. Essi possono formarsi in una serie di situazioni: in caso di crollo di una piccola parte di pendio, raccogliendo l’acqua lungo il fianco del vulcano, in caso di rapido scioglimento della neve e del ghiaccio durante un’eruzione, da piogge intense sui detriti vulcanici sciolti, e quando un vulcano erutta attraverso un lago vulcanico.

Queste colate di detriti e fango scorrono come liquidi, perché contengono materiale in sospensione, e generalmente hanno una consistenza simile al calcestruzzo umido, ma si solidificano quando si fermano. Scorrono per gravità e seguono depressioni e valli, ma possono aprirsi in caso di area pianeggiante.

Possono viaggiare ad una velocità superiore agli 80 Km/h e raggiungere distanze di decine di chilometri dalla loro fonte. Se generati da un’eruzione vulcanica, inoltre, possono trattenere il calore sufficiente ad indicare una temperatura di 60–70°C. Questi eventi quindi non sono caldi o veloci come altri rischi vulcanici, ma risultano estremamente distruttivi. Essi sono in grado di demolire o seppellire qualsiasi cosa sul loro cammino, a volte in decine di metri di spessore. Tutto ciò che non può uscire dal percorso di un lahar è, o sarà spazzato via o sepolto.

Un lahar può, tuttavia, essere rilevato in anticipo attraverso dei monitor, permettendo alla popolazione di mettersi in salvo. Alcune aree del mondo maggiormente a rischio godono di impianti sonori in aiuto alla cittadinanza.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it