Published On: Mer, Set 30th, 2020

Un meteoroide che ‘rimbalza’ sull’atmosfera terrestre

Il 22 settembre 2020, una piccola roccia spaziale ha attraversato l’atmosfera terrestre ed è rimbalzata nello spazio. Il meteoroide, individuato da una telecamera del Global Meteor Network, è stato visto nei cieli sopra la Germania settentrionale e i Paesi Bassi. È arrivato a soli 91 km di altitudine, molto al di sotto di qualsiasi satellite in orbita, prima di tornare nello spazio.

Dennis Vida, della Western University in Ontario, Canada, che guida il GMN, ha detto di aver rintracciato la roccia su un’orbita degli asteroidi troiani di Giove, ma una ricerca di potenziali corpi genitoriali non ha trovato corrispondenze conclusive.

Gli scienziati stimano che i meteoroidi che sfiorano la Terra si verificano solo una manciata di volte all’anno. Ma ogni giorno centinaia di tonnellate di piccoli oggetti interplanetari entrano nell’atmosfera terrestre. L’effetto più comune prodotto da questi piccoli oggetti quando interagiscono con l’atmosfera terrestre sono le meteore, comunemente chiamate stelle cadenti. Una piccola percentuale delle rocce più grandi raggiunge il suolo come meteoriti.

Non si conoscono le dimensioni dell’oggetto del 22 Settembre, ma probabilmente era abbastanza piccolo. E mentre decine di migliaia di meteoriti sono stati trovati sulla Terra, solo una quarantina possono essere ricondotti a un asteroide.

Perché una roccia “rimbalzi” sull’atmosfera terrestre, deve entrare con un angolo abbastanza basso. E come una pietra che salta sulla superficie lacustre, anche il meteoroide entra brevemente nell’atmosfera prima di uscirne.

Il Global Meteor Network – il cui slogan è “No Meteor Unobserved” – sta lavorando per coprire il globo con telecamere meteoriche al fine di fornire al pubblico avvisi in tempo reale, oltre a costruire un’immagine dell’ambiente meteorico intorno alla Terra.

La rete è fondamentalmente uno strumento scientifico decentralizzato composto da astronomi dilettanti e scienziati cittadini di tutto il pianeta, ognuno con i propri sistemi di telecamere“, ha detto Vida, che ha fondato l’iniziativa. “Rendiamo disponibili al pubblico e alla comunità scientifica tutti i dati come le traiettorie e le orbite dei meteoroidi, con l’obiettivo di osservare le rare esplosioni di piogge di meteoriti e aumentare il numero di osservazioni meteoritiche“, conclude.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it