Published On: Mar, Ott 20th, 2020

I cicloni tropicali si muovono più velocemente rispetto al passato

Secondo quanto riportato in uno studio pubblicato su Environmental Research Letters, i cicloni tropicali, conosciuti a livello regionale come uragani o tifoni, si muovono più velocemente attraverso i bacini oceanici dal 1982. 

Lo studio, condotto da Sung-Hun Kim, ricercatore post-dottorato dell’Università delle Hawaii presso la Mānoa School of Ocean and Earth Science and Technology (SOEST), ha anche determinato che la regione del Nord Atlantico ha sperimentato un aumento della frequenza degli uragani e che l’attività dei cicloni tropicali si è spostata verso i poli sia nell’Oceano Pacifico che in quello Atlantico.

I ricercatori, tra cui Pao-Shin Chu, professore di scienze atmosferiche presso SOEST, si sono concentrati sui cicloni tropicali dal 1982, quando sono stati resi disponibili dati satellitari moderni e affidabili. Hanno valutato la frequenza e la posizione delle tempeste e le tendenze nella velocità di movimento, la velocità con cui una tempesta avanza, a livello globale e regionale in ciascun bacino oceanico.

Sulle isole Hawaii la minaccia è ormai presente ogni anno”, ha detto Chu. “Se gli uragani si muovessero sempre più velocemente rappresenterebbero un pericolo per le comunità costiere e per i responsabili delle emergenze, perché avrebbero meno tempo per prepararsi all’evacuazione e ad altre misure“.

Il recente studio suggerisce che la ragione dei cambiamenti osservati è una combinazione di variazioni naturali e cambiamenti climatici di origine antropica. I ricercatori continueranno lo studio sulle tendenze e le connessioni tra la variabilità climatica e l’attività dei cicloni tropicali.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it